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la tragedia

«In cantiere a quasi 70 anni? E' inaccettabile. A quell'età si va in pensione»

Dalla politica ai sindacati, c’è indignazione per quanto successo: «Non si può lavorare in cantieri pericolosi, sospesi a metri di altezza»

La disperazione del collega di Yosif Gamal

La disperazione del collega di Yosif Gamal

«È inaccettabile che a 69 anni si debba ancora lavorare in cantieri pericolosi, sospesi a metri di altezza». A poche ore dall’incidente di via Genova costato la vita a Yosif Gamal, detto “Jimmy”, 69enne operaio egiziano e padre di tre figli, a suscitare polemiche è il fatto che un quasi 70enne fosse costretto a lavorare su una gru per montare dei manifesti pubblicitari. Dichiara Sarah Pantò, segretaria della Cgil Torino: «La morte di questo lavoratore, avvenuta in una via già segnata da lutti simili, è il simbolo di un problema profondo, stratificato e sistemico che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è solo una tragedia: è il segno - afferma - di un sistema che consuma le persone fino all’ultimo giorno. È inaccettabile che a 69 anni si debba ancora lavorare in cantieri pericolosi. Non ci rassegneremo mai all’idea che morire di lavoro sia il prezzo da pagare. Serve una svolta definitiva: investire in prevenzione, formazione, ispettorati e istituire una procura nazionale per il lavoro. E pretendere che la vita venga sempre prima del profitto».

«Non c’è mai fine alle morti sul lavoro a Torino - sottolinea Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro - e ancora una volta accade in via Genova, in mezzo ai palazzi. Ancora una caduta dall’alto, dal cestello di una gru, ancora un operaio che non farà più ritorno a casa». A commentare l’incidente mortale di ieri mattina è anche Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte: «Ogni vita spezzata sul lavoro è una tragedia che lascia un dolore profondo e incolmabile. Esprimo il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima. Mentre si attendono chiarimenti sulla dinamica dell’incidente, resta fermo il dovere delle istituzioni di non abbassare mai la guardia sulla sicurezza e sulla prevenzione: nessuno dovrebbe partire per il lavoro senza la certezza di poter tornare a casa dai propri cari».

Polemiche sul fatto che il lavoratore avesse 69 anni e fosse su una gru arrivano anche dall’ex sindaca di Torino, e oggi deputata pentastellata, Chiara Appendino: «L’operaio aveva 69 anni, un’età in cui solitamente si è in pensione, non su una gru. Un suo collega è stato trasportato in ospedale. Manifestiamo tutta la nostra vicinanza alle loro famiglie. Dai primi rilievi sembrerebbe che l'uomo non fosse assicurato al macchinario su cui stava lavorando: se ciò fosse confermato - così Appendino - saremmo davanti all'ennesima violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro». «A nome della Moschea Mohammed, esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Yosif Gamal per la tragica perdita», è il messaggio di Walid Bouchnaf, portavoce della moschea.

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