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Esiste una memoria nascosta in dei sampietrini? Sì, in via delle Orfane

Palazzo Barolo è uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Torino

Esiste una memoria nascosta in dei sampietrini? Sì, in via delle Orfane

Ingresso Palazzo Barolo

Palazzo Barolo è uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Torino. Costruito alla fine del Seicento tra via delle Orfane e via Corte d’Appello, il palazzo si distingue per la sua architettura barocca e per la rilevanza storica legata alla famiglia dei marchesi Falletti di Barolo, protagonisti della vita politica e sociale della città tra XVIII e XIX secolo. L’edificio è oggi sede della Fondazione Opera Barolo e ospita iniziative culturali, mostre ed eventi che valorizzano il patrimonio artistico e documentario.

Un'immagine di palazzo Barolo prima del taglio

Accanto agli aspetti più noti, Palazzo Barolo conserva tracce meno evidenti ma significative della sua lunga storia. Una di queste si trova proprio di fronte all’edificio: una fascia di sampietrini più chiari, visibile al centro della carreggiata di via delle Orfane. Questa particolarità segna l’antico perimetro del palazzo, che originariamente si estendeva fino a quel punto, con un andamento irregolare che costringeva i passanti a percorsi a zig zag.

La mappa della zona di palazzo Barolo all'atto della costruzione

La situazione cambiò nel 1906, quando il Comune decise di intervenire per ampliare e regolarizzare la strada. L’operazione comportò l’abbattimento di una porzione del palazzo, che venne così allineato agli altri edifici della via. Per mantenere memoria dell’antico assetto, i selciati furono posati con un colore diverso, dando origine a quella traccia ancora oggi visibile.

Le frecce rosse indicano i sampietrini che delimitano la parte tagliata di palazzo Barolo

Oltre a questo dettaglio urbanistico, Palazzo Barolo è conosciuto anche per le sue sale di rappresentanza, come il Salone d’Onore e la Sala degli Specchi, e per i sotterranei un tempo destinati alle attività caritative dei marchesi, in particolare di Giulia Colbert di Barolo, figura centrale nell’assistenza ai più poveri della città.

Oltre a questo dettaglio urbanistico, Palazzo Barolo è conosciuto anche per le sue sale di rappresentanza, come il Salone d’Onore e la Sala degli Specchi, e per i sotterranei un tempo destinati alle attività caritative dei marchesi, in particolare di Giulia Colbert di Barolo, figura centrale nell’assistenza ai più poveri della città

Il palazzo rappresenta dunque non solo un esempio architettonico di rilievo, ma anche un luogo che conserva segni concreti delle trasformazioni urbane di Torino. I sampietrini chiari di via delle Orfane rimangono un piccolo ma significativo richiamo a una configurazione ormai scomparsa, utile a comprendere come il tessuto cittadino sia stato adattato alle esigenze di modernizzazione del primo Novecento.

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