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Letto per voi: l'anteprima

Toro, il romanzo dello scudetto del '76 di Giuseppe Culicchia

La stagione dell'ultimo titolo raccontata e vista con gli occhi di un bambino

Toro, il romanzo dello scudetto del '76 di Giuseppe Culicchia

Dopo una sequenza di romanzi a forte impronta civile – l’ultimo è “Uccidere un fascista”Giuseppe Culicchia torna al suo primo amore: il Toro. E lo fa nella stagione che conduce al cinquantenario dell’ultimo scudetto, con una squadra oggi lontana anni luce da quella del 1975-76. Culicchia riapre il cassetto della memoria e racconta il giorno del tricolore con lo sguardo incantato del bambino che era.

All’epoca, ammette, nessuno poteva saperlo: “Eravamo bambini”, ma non lo potevano sapere né i piccoli né i grandi. Nessuno immaginava che quella felicità sarebbe stata unica e irripetibile. È la gioia dell’ultimo scudetto granata, quello del presidente Orfeo Pianelli, di Gigi Radice e dei “gemelli del gol” Pulici e Graziani: un trionfo sofferto e meritato, che la squadra volle vivere come un omaggio agli Invincibili di capitan Valentino Mazzola, scomparsi a Superga ventisette anni prima.

“Torino, 16 maggio 1976” (66thand2nd, 17 euro) segue il filo delle domeniche di quel campionato tumultuoso attraverso le antenne di un transistor e l’immaginazione di un ragazzino: “Tutto il calcio minuto per minuto” - che trasmetteva solo i secondi tempi - come colonna sonora, La Domenica Sportiva come rito serale. Ai suoi occhi i derby diventano Iliade e i campioni figure mitologiche.

“Quando quel giorno siamo usciti dallo spogliatoio abbiamo visto lo stadio non pieno, stracolmo - rievoca Paolino Pulici -. Poi, quando ho fatto quel gol, sono volato per aria: c’era lo stadio che mi teneva su”.

Tra una presa in giro ai compagni juventini e le chiacchiere nel salone del padre barbiere, affiorano gli echi dell’Italia di allora, dall’agosto ’75 al maggio ’76. Sullo sfondo, a pochi mesi di distanza, la morte del cugino Walter, interista e militante delle Brigate Rosse, ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia: la cronaca che irrompe nella vita e incrina per sempre l’innocenza.

Culicchia, in questo libro in uscita venerdì 19 settembre, intreccia calcio e memoria privata con ritmo da radiocronaca e precisione da archivio, restituendo il profumo delle domeniche pomeriggio e la vertigine di un attimo perfetto. Con una certezza che brucia ancora: non saremmo mai più stati così felici, almeno per quanto riguarda la nostra passione per il calcio. Anzi no: per il Toro.

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