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Il caso
14 Settembre 2025 - 12:10
Nel 2025, la citycar elettrica Leapmotor T03 si conferma tra le auto più accessibili in Italia: con un prezzo di listino di 18.900 €, gli incentivi statali e le promozioni del produttore possono abbattere il costo fino a 4.900 € per chi ha un Isee inferiore a 30.000 € e rottama un veicolo Euro 5. Un’ottima opportunità per i consumatori, ma che apre una riflessione più ampia sullo stato della mobilità elettrica nel Paese. Nonostante gli incentivi, la diffusione reale dell’elettrico è frenata dalla mancanza di infrastrutture: Torino, per esempio, conta 336 stazioni di ricarica, ma circa 84 sono fuori servizio, e non esistono piani immediati per aumentare significativamente le postazioni disponibili. Senza un adeguato supporto infrastrutturale, acquistare una citycar elettrica può diventare un’esperienza frustrante, con la difficoltà di trovare colonnine funzionanti o parcheggi attrezzati.
A questo quadro locale si aggiunge un paradosso a livello industriale e politico. Secondo Stellantis, gli obiettivi fissati dall’UE per il 2030 e 2035 «non sono più raggiungibili» senza ipotizzare un crollo del mercato del 30% o un tracollo finanziario dei produttori. Il manager Imparato ha sottolineato la necessità di una revisione strategica urgente delle normative, ricordando che oggi in Europa circolano 256 milioni di auto, con un’età media di 12 anni e circa 150 milioni di veicoli con più di 10 anni. Il messaggio è chiaro: concentrarsi solo sul mercato delle auto nuove e sui veicoli elettrici (Bev) rischia di essere insufficiente senza politiche sul rinnovo del parco circolante. Stellantis presenterà nel primo trimestre del 2026 un aggiornamento della strategia con il Ceo Filosa, delineando la visione del gruppo per i prossimi cinque-dieci anni.
Dall’altra parte, più di 150 aziende della mobilità elettrica – tra cui Volvo, Polestar, LG Energy, Samsung, Ionity, Fastned, Iberdrola e Rock Tech Lithium – hanno inviato una lettera aperta alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Il messaggio: «Non fate marcia indietro. Mantenete l’obiettivo 2035». Secondo i firmatari, rallentare gli obiettivi comprometterebbe la fiducia degli investitori, darebbe vantaggi competitivi a Cina e Stati Uniti e metterebbe a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro creati negli ultimi anni.
A complicare ulteriormente il quadro, un report di Transport & Environment (T&E) stima che un eventuale slittamento di due anni degli obiettivi UE ridurrebbe le vendite di auto elettriche di circa 2 milioni di unità, confermando che la transizione è già in atto ma fragile. L’Agenzia Internazionale per l’Energia indica che quest’anno una vettura su quattro venduta sarà elettrica, segno che il mercato sta cambiando, ma che le politiche devono essere coerenti e supportate da infrastrutture adeguate. In sintesi, la Leapmotor T03 a 4.900 € diventa simbolo di un’opportunità reale per i cittadini, ma allo stesso tempo mette in luce la necessità di un equilibrio tra incentivi, infrastrutture e strategie industriali.
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