Cerca

pralormo

In due scappano dalla comunità, lei aveva ucciso la matrigna

Adriano Battaglia e Maria Russano sono spariti nella notte da una comunità in provincia di Torino

Adriano Battaglia e Maria Russano sono spariti nella notte da una comunità in provincia di Torino

Adriano Battaglia e Maria Russano sono spariti nella notte da una comunità in provincia di Torino

Sono scomparsi da una comunità di recupero di Pralormo, in provincia di Torino, nella stessa notte e quindi si presume che siano insieme. Lui, il 31enne Adriano Battaglia, è un uomo con difficoltà personali che più volte in passato si è reso protagonista di sparizioni simili. Lei, Maria Russano, 45 anni, è stata condannata nel 2021 a dieci anni e 8 mesi per l’omicidio della matrigna. Entrambi sono in terapia e dovrebbero assumere le loro medicine, particolare che aumenta la preoccupazione per la loro sorte. Del loro caso si stanno occupando anche l’associazione Comitato scientifico ricerca scomparsi Odv e la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” cui si è rivolta Maria Grazia, la madre di Adriano Battaglia, per lanciare un appello: «Avevano già cercato di scappare alle 11 della mattinata precedente - ha raccontato - e visto il profilo penale della donna sono molto preoccupata. Lui ha venduto il cellulare, lei invece lo aveva. Dalla struttura non mi dicono niente, tutti i suoi amici non lo hanno né visto né sentito. So che lei è molto gelosa e le sue amiche sono in Calabria». Non si esclude che i due possano aver raggiunto Torino, magari proprio per cercare un mezzo (il treno?) con cui mettersi in viaggio verso il meridione.

Adriano Battaglia è alto un metro e 80 centimetri, pesa 75 chili, ha i capelli castani lunghi e lisci e gli occhi azzurri. Al momento della scomparsa indossava un maglioncino blu, un giubbotto beige, dei jeans e portava con sé una borsa da palestra nera e rossa. Maria Russano è alta un metro 1 e 55 centimetri, pesa 66 chili, ha i capelli neri lisci e gli occhi marroni; ha un tatuaggio raffigurante una rosa con una spada sull’avambraccio destro. Al momento della scomparsa indossava un top nero, pantaloni neri, una maglia a quadri nera e bianca, era truccata e portava orecchini. Nell’agosto del 2020 era stata arrestata dai carabinieri della stazione di Casabona, nel Crotonese, per aver aggredito l’anziana matrigna, una 80enne. Dopo un litigio, aveva impugnato un coltello di cucina e l’aveva colpita ripetutamente alle gambe. La vittima era stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Catanzaro, ed era poi deceduta alcuni mesi dopo. Alla base del litigio ci sarebbero stati vecchi dissidi di natura familiare che si protraevano da tempo. Nel maggio 2021 era arrivata la condanna con processo abbreviato a 10 anni e 8 mesi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.