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Curiosità
04 Ottobre 2025 - 21:20
San Francesco visitò anche il Piemonte? Sì: tra il 1213 e il 1215 percorse il Monferrato, edificando conventi e diffondendo il suo messaggio evangelico. Il periodo coincide con la sua intenzione di partire per il Marocco, passando per Francia e Spagna. Nel 1212, partito da Ancona per convertire i Saraceni, una tempesta lo aveva costretto a rientrare in Italia, ma il progetto di un lungo viaggio rimaneva nei suoi piani.
Secondo le cronache, Francesco passò da Asti, dove fondò un piccolo convento presso la chiesa della Madonna delle Paludi, poi a Moncalvo e Vercelli, dove incontrò forse il cardinale Guala Bicchieri. Alessandria, però, fu la tappa più significativa: qui creò una comunità francescana che in seguito diede origine a una chiesa a lui dedicata. Il complesso, usato nel tempo anche come ospedale militare, è oggi in fase di restauro.
Come a Gubbio con il lupo, anche ad Alessandria San Francesco avrebbe domato una lupa che terrorizzava la popolazione e mangiava bambini. La tradizione racconta che il santo riuscì a rendere l’animale mansueto: la lupa restituì i piccoli rapiti e giocò con loro, diventando quasi un cane gioioso. Umberto Eco, alessandrino, scherzava sulla relativa scarsità di notorietà di questa storia rispetto a quella gubbiese. Un bassorilievo all’interno del Duomo di Alessandria ricorda ancora quell’episodio.
Nel XIII secolo, numerose strutture religiose dedicate a San Francesco sorsero nel territorio alessandrino, da Acqui a Valenza, da Casale a Cassine. Il complesso di Cassine, in particolare, rappresenta un piccolo gioiello architettonico dell’epoca.
Le testimonianze sul passaggio del santo a Torino sono più scarse. Secondo lo storico cinquecentesco Filiberto Pingone, Francesco avrebbe visitato la città intorno al 1213, fondando un convento e una chiesa nella chiesa di San Vittore, proprietà della famiglia Della Rovere. La struttura divenne la prima chiesa francescana torinese, nota come San Francesco ad turrim per la vicinanza alla Torre Civica. Successivamente fu rinominata Chiesa di San Francesco d’Assisi e conserva ancora alcuni muri medievali in stile gotico. Torino avrebbe potuto essere tappa del suo itinerario verso la Francia, ma Francesco non raggiunse mai il paese transalpino.
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