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Il 4 ottobre diventa festa nazionale: scuole e uffici chiusi in tutta Italia

Dal 2026 San Francesco d’Assisi sarà ufficialmente festivo: per chi lavora nei servizi essenziali previsti straordinari, mentre le scuole potranno organizzare attività dedicate al Santo

Il 4 ottobre diventa festa nazionale: scuole e uffici chiusi in tutta Italia

A partire dal 2026, il 4 ottobre diventerà ufficialmente una festa nazionale, con scuole e uffici pubblici chiusi in tutta Italia. La novità riguarda esclusivamente San Francesco d’Assisi, mentre l’altra patrona del Paese, Santa Caterina da Siena, perderà la co-intestazione della ricorrenza civile.

Una festa nazionale tutta italiana

Fino a oggi, il 4 ottobre era considerato una solennità civile, festeggiata soprattutto perché le scuole restavano chiuse. Dal prossimo anno, invece, la giornata acquisirà status di festa nazionale, simile al 2 giugno, giorno della Repubblica. Il disegno di legge, promosso dall’onorevole Maurizio Lupi (Noi Moderati) e approvato all’unanimità dalla commissione Affari Costituzionali del Senato il 1° ottobre, rappresenta una novità assoluta nella storia della Repubblica Italiana.

Il primo anno in cui il 4 ottobre sarà festivo cadrà di domenica (2026, ottavo centenario della morte di San Francesco), quindi senza impatto sui giorni lavorativi, mentre nel 2027 il giorno festivo darà origine a un mini ponte, essendo lunedì.

La storia della ricorrenza

In passato, il 4 ottobre era celebrato insieme a Santa Caterina da Siena, proclamata patrona d’Italia da Papa Pio XII nel 1939. Tuttavia, la festività non era mai stata riconosciuta come festa nazionale vera e propria. Dal 1977, a causa di misure di austerity legate allo shock petrolifero, molte festività furono ridotte o eliminate per contenere la spesa pubblica: fra queste, anche la chiusura delle scuole per il 4 ottobre.

Impatto sui lavoratori e sui costi

Con il nuovo riconoscimento, il 4 ottobre si aggiunge all’elenco dei giorni festivi italiani, che include Capodanno, Epifania, Pasquetta, Anniversario della Liberazione, Festa del Lavoro, Festa della Repubblica, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata, Natale e Santo Stefano.

Chi lavora in questo giorno riceverà una retribuzione aggiuntiva, mentre per le categorie che garantiscono la continuità dei servizi essenziali, come medici, infermieri, poliziotti, militari e vigili del fuoco, sono stati stanziati oltre 10 milioni di euro per le indennità.

Celebrazioni e attività didattiche

La legge prevede che scuole, enti pubblici e organizzazioni del Terzo Settore possano organizzare eventi e manifestazioni dedicate ai valori di San Francesco, quali pace, fratellanza, tutela dell’ambiente e solidarietà. Per le scuole, sarà possibile promuovere attività educative e progetti didattici sul Santo, ma tutte le celebrazioni restano facoltative.

Dal 2005, inoltre, il 4 ottobre era già considerato la “giornata della pace e del dialogo tra culture e religioni”, un’iniziativa ispirata dallo spirito di Assisi, lanciata da Giovanni Paolo II nel 1986 con il primo incontro mondiale dei leader religiosi.

Santa Caterina da Siena

Con la nuova normativa, la solennità civile rimane, ma dedicata esclusivamente a Santa Caterina da Siena. Nel calendario liturgico, però, la sua festa cade tradizionalmente il 29 aprile, mentre il 4 ottobre rimane la giornata liturgica di San Francesco.

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