l'editoriale
Cerca
il caso
12 Ottobre 2025 - 10:15
Gli avventori del Bar Casablanca
Musica ad alto volume, soprattutto la notte, feste abusive, spaccio di droga, minacce ai residenti e auto danneggiate. Al punto che qualcuno è stato costretto a dormire in macchina. «La polizia è passata a rimproverare la titolare due volte la scorsa settimana, rimanendo anche un'ora all'interno del locale. C'era un baccano terribile a causa di una festa sia al pian terreno che in cantina, con la musica altissima. Così ho preso alcuni effetti personali e ho passato la notte nella mia auto. Ed è già la seconda volta che succede». A parlare è un inquilino, che abita poco sopra il locale. Un posto che si chiama "Bar Casablanca" ed è in via Palestrina angolo via Chatillon, nel cuore di Barriera Milano.
Bar noto alle forze dell'ordine, ai residenti che hanno fatto esposti e mandato lettere a questura e vigili, e alla Circoscrizione 6, che ha trattato il tema più volte nel corso dei suoi consigli. «Apre quasi sempre di notte e rimane con le serrande alzate fino alla mattina. Tutti i giorni, incurante dei rumori, della musica, del continuo urlare dei clienti e degli elettrodomestici che vengono lasciati accesi anche per giorni», racconta, esasperato, chi abita in zona.
Le lettere ai vigili e alla questura sono state quattro, la prima nell'ottobre 2023, l'ultima nell'agosto di quest'anno. Bisogna poi aggiungere un’interpellanza al sindaco approvata dalla Circoscrizione 6 a maggio e la denuncia in Procura del 10 settembre di quest'anno presentata dall'avvocato Alberto Villarboito, a cui i residenti si sono rivolti per la tutela legale. Eppure, finora non è stato risolto niente. Ma chi manda avanti il locale "da incubo"? La vicenda è complessa: fino a un anno fa il "Casablanca" era stato affittato a un marocchino con contratto stipulato con il proprietario dei muri, un signore italiano. Ma il nordafricano era moroso ed è stato sfrattato. Prima però, avrebbe sub-affittato il bar a una donna nigeriana. Sconosciuta sia ai condomini che al proprietario. A novembre 2024 il proprietario ha quindi ripreso in mano il locale dandolo direttamente in affitto alla nigeriana. Da quel momento, sono iniziati i guai per il vicinato.
Un bar che possiede anche uno stanzone sotterraneo dove vengono fatte feste, ma che al Catasto risulterebbe registrato come laboratorio e risulterebbe “a norma” solo grazie ad una autocertificazione di oltre venti anni fa a cui non sono mai stati effettuati controlli in loco. I problemi, come detto, sono tantissimi. «Ogni notte per noi inquilini è una roulette russa. Gli avventori occupano abusivamente il marciapiede e abbiamo visto anche spaccio di droga». E ci sarebbero anche state ritorsioni. «Un inquilino si è trovato l'auto danneggiata e coperta di urina per tutto il perimetro ad altezza finestrini perché avevo osato chiedere di abbassare la musica».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..