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La manovra
17 Ottobre 2025 - 17:20
Il ministro Giorgetti
«Una manovra seria che si concentra su 4 priorità: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, salari e tutela del potere d’acquisto, sostegno a imprese e sanità. Va letta come parte di una strategia che portiamo avanti di anno in anno».
Con queste parole, poco dopo l’ora di pranzo, la premier Giorgia Meloni presenta la legge di bilancio da 18,7 miliardi appena approvata dal Consiglio dei ministri.
«Per la famiglia - dice - 1,6 miliardi in più, il bonus mamme lavoratrici passa da 40 a 60 euro al mese. Circa 8 miliardi di investimenti per le imprese, mentre al taglio dell’Irpef a vantaggio del ceto medio sono destinati 2,8 miliardi. Sui salari 1,9 miliardi per detassare premi di produttività e turni festivi e notturni. Per la sanità l’obiettivo per il 2026 è assumere 6.300 infermieri e mille medici».
Sul fronte fiscale prevista una nuova rottamazione delle cartelle in 9 anni, ma solo per chi ha dichiarato e non versato: «Fuori i furbi», assicura il ministro dell’Economia Giorgetti. Ma, viene da dire, dentro le banche. Perché non saranno tassati gli extra-profitti delle banche. Con taglio dell’Irpef per il ceto medio, per un impatto di 9 miliardi. A far discutere, poi, l’aumento della pensione anticipata di tre mesi. Esclusi i lavori gravosi e usuranti. Dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il richiamo sui salari durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro: «Tante famiglie sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia o persino migliaia di volte superiori a quelle dei dipendenti e robusti premi».
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