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Raccolta rifiuti, Torino dice addio ai cassonetti grigi dell'indifferenziato. Tra ecoisole e porta a porta, tutte le novità in arrivo

Amiat ha presentato in Comune il piano per la differenziata. Dal centro alla periferia, ecco cosa cambierà nei prossimi mesi

Raccolta rifiuti, Torino dice addio ai cassonetti grigi dell'indifferenziato. Tra ecoisole e porta a porta, tutte le novità in arrivo

Raccolta rifiuti, Torino dice addio ai cassonetti grigi dell'indifferenziato. Tra ecoisole e porta a porta, tutte le novità in arrivo

Addio ai cassonetti grigi dell'indifferenziato in tutta Torino, porta a porta nel centro della città e, al contrario, ecoisole al posto del porta a porta in alcune zone della Circoscrizione 6 (Regio Parco, Rebaudengo e parte di Falchera).

Sono alcune delle novità in arrivo nel sistema di raccolta rifiuti sotto la Mole, illustrate in Comune dalla presidente di Amiat, Paola Bragantini, nel corso di una seduta della commissione Servizi pubblici locali, presieduta da Emanuele Busconi, alla quale hanno partecipato anche alcuni tecnici dell'azienda torinese. Oggetto della discussione, l'aggiornamento sul piano di lavoro per l'anno in corso, con l'obiettivo puntato in particolare sulla differenziata e sulle novità in arrivo in varie zone della città. In centro, nell'area compresa tra corso San Maurizio, i Murazzi del Po, corso Vittorio Emanuele II e l’area del centro storico tra via Calandra, via dei Mille, via Giolitti, via San Massimo e via Verdi, è previsto il passaggio alla raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali. Si tratta quindi dell'addio definitivo ai vecchi cassonetti grigi dell'indifferenziata: proprio in questa zona si trovano gli ultimi della città e la previsione è che spariranno entro la prossima primavera. Percorso inverso a Regio Parco, Rebaudengo e Falchera, dove la trasformazione riguarda un’area che comprende oltre 16mila utenze domestiche e più di 1.200 non domestiche: qui sono in corso di installazione nuove ecoisole composte da contenitori per la raccolta del vetro e del metallo, della plastica, dell'organico e del residuo non recuperabile. Solo la raccolta di carta e cartone non subirà variazioni e continuerà ad essere gestita tramite raccolta “porta a porta” con apposite attrezzature collocate nei cortili condominiali o in punti di conferimento in contenitori stradali. «Con la loro rimozione - spiega la presidente, Paola Bragantini - tutta la città sarà raggiunta dalla differenziata, con il modello porta a porta o con quello delle ecoisole. E' un grande risultato ma questo non significa che non si possa migliorare ancora. Credo che l'ideale ora si fermarsi qualche tempo e vedere come i singoli quartieri "reagiscono" al modello che vi è stato adottato per poi vedere se si potranno fare degli aggiustamenti, ricordando sempre che bisogna tenere conti di vari fattori, non solo quello della percentuale di differenziata ma anche quello del decoro».

Nell'occasione, la presidente Bragantini ha anche ricordato i numeri principali dell'azienda, una realtà formata da 1.718 dipendenti, 1.289 automezzi, 9 sedi operative, 7 ecocentri (e 1 in costruzione), 10 impianti di cui: 5 di stoccaggio, 3 per il recupero della materia (Borgaro, Collegno, Volpiano), 2 impianti per il trattamento dei rifiuti liquidi. Per quanto riguarda la differenziata Amiat prevede per il 2025 di mantenere costante il livello di raccolta (nei primi otto mesi il 58% sul totale, contro il 57,37 del 2024) con 206mila tonnellate raccolte direttamente e altre 37mila gestite direttamente dalle utenze fuori dal servizio pubblico, per un totale di 243mila tonnellate su 413mila complessive di rifiuti urbani.

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