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Viabilità
19 Ottobre 2025 - 17:55
La tangenziale di Torino è a rischio? Una fotografia, scattata all’altezza di Moncalieri, mostra un tratto sopraelevato della tangenziale di Torino segnato da una grande crepa nel cemento: il genere di scatto che, a una prima occhiata, mette in apprensione chiunque vi transiti ogni giorno. Diffusa inizialmente su alcuni gruppi Facebook, è diventata virale in questi giorni e ha sollevato un’ondata di preoccupazione pubblica. Tanto da spingere Mino Giachino, responsabile economico della Democrazia Cristiana a Torino, a definire il caso “poco rassicurante” e a sostenere di aver trasmesso la foto al viceministro delle infrastrutture Edoardo Rixi (Lega), chiedendo verifiche urgenti. È un allarme fondato o un’illusione ottica? La risposta, inevitabilmente, passa dai fatti e da un sopralluogo tecnico.
LA FOTO E L’ALLARME NEI GRUPPI FACEBOOK
Le piattaforme social sono diventate, nel bene e nel male, il primo radar delle ansie collettive. Qui, su alcuni gruppi Facebook locali, lo scatto del cavalcavia ha iniziato a circolare con commenti allarmati: in primo piano una spaccatura evidente, un segno che, per chi guarda, sembra intaccare la continuità del manufatto e quindi la sua stabilità. uando tocca un’arteria così trafficata come la tangenziale di Torino, l’effetto è immediato. E la domanda si fa pressante: quell’immagine testimonia un rischio per la sicurezza?
L’INTERVENTO DI MINO GIACHINO
In questo clima, è intervenuto Mino Giachino, figura nota della politica piemontese, ex sottosegretario ai trasporti all'epoca Berlusconi e oggi oggi responsabile economico della Democrazia Cristiana a Torino. Giachino ha definito la situazione “poco rassicurante” e afferma di aver allegato la fotografia con la spaccatura nel cemento al viceministro delle infrastrutture Edoardo Rixi (Lega), sollecitando verifiche urgenti.
COSA PUÒ (E NON PUÒ) DIRCI UNA FOTOGRAFIA
Una foto coglie un istante, non la realtà nella sua interezza. In ingegneria, non tutte le “crepe” sono uguali: alcune possono essere lesioni superficiali del copriferro, altre fessurazioni dovute a ritiro o a variazioni termiche. In certi casi, ciò che l’occhio profano interpreta come spaccatura è in realtà un giunto di dilatazione o un punto di discontinuità progettuale, previsto per assorbire movimenti e sollecitazioni. È davvero una crepa strutturale o un elemento funzionale che appare minaccioso solo in foto? Per capire la differenza servono sopralluoghi, martinetti sonici, rilievi fotografici ravvicinati, misure di ampiezza e progressione della fessura. In breve: servono tecnici, criteri e strumenti (e un ex sottosegretario dovrebbe saperlo). Nel frattempo, nella domenica in cui la foto diventa virale, gli unici che non si muovono sono i gestori della tangenziale, da cui non arrivano spiegazioni.
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