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sicurezza e trasporti

Body cam sulle divise dei controllori per fermare le aggressioni su bus e tram

Per tutelare i propri dipendenti Gtt ha deciso di adottare la stessa misura già utilizzata da Rfi sui treni

Body cam sulle divise dei controllori per fermare le aggressioni su bus e tram

Body cam sulle divise dei controllori per fermare le aggressioni su bus e tram

Dopo i treni, anche bus e tram di Torino. Gtt ha dato il via libera alla sperimentazione delle body cam per i controllori, esattamente come fatto da Rfi nei mesi scorsi sui propri convogli. La speranza è che la presenza degli strumenti (delle piccole videocamere) ben visibili sulle divise degli assistenti alla clientela “scoraggi” i passeggeri da insulti e aggressioni.

Una misura resa necessaria dal moltiplicarsi di episodi di violenza ai danni dei dipendenti Gtt. L’ultimo risale proprio a lunedì mattina, quando due controllori Gtt sulla linea 4, in via XX Settembre, hanno chiesto a due passeggeri di mostrare il biglietto e questi, invece, hanno estratto dalla giacca una pistola. I due malviventi sono poi scesi ma i controllori hanno avvisato gli agenti che li hanno bloccati a poca distanza dalla fermata. La pistola si è rivelata essere finta ma questo poco toglie alla gravità del gesto, solo l’ultimo di una lunga serie ai danni di controllori e autisti, alcuni sfociati in vere e proprie aggressioni fisiche.

Abbastanza per dire basta. E così ecco la decisione di Gtt in tutela del proprio personale. Il progetto body cam prenderà il via nei prossimi giorni con una prima fase di sperimentazione, durante la quale verranno utilizzati i dispositivi in prova. Al termine di questo periodo, l’iniziativa potrà estendersi progressivamente fino a una dotazione complessiva. «Tali dispositivi - spiegano dal Gruppo trasporti - verranno assegnati agli assistenti alla clientela impegnati sul territorio, assicurando che ogni squadra di operatori sia equipaggiata con almeno una body cam a supporto delle attività quotidiane di verifica, controllo e assistenza». Le videocamere potranno essere attivate solo in caso di potenziale pericolo. Il dispositivo avvia la registrazione solo su comando dell’operatore ed è dotato di un panic button per comunicare in tempo reale con la centrale operativa. Questo consente interventi immediati in situazioni di emergenza e una gestione più sicura degli episodi critici. A questo, si aggiunge il riconoscimento istituzionale: l’intero organico ha ottenuto, a seguito di un percorso formativo specifico e per provvedimento della Prefettura di Torino, la qualifica di agente di polizia amministrativa. Il distintivo apposto sulla divisa ne certifica la qualifica, che rafforza le funzioni di prevenzione, controllo e tutela.

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