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L'accordo

Corte dei conti e procure piemontesi insieme: firmato il protocollo contro peculato e corruzione

L'intesa rappresenta un passo avanti nella costruzione di una rete più solida tra le magistrature, con l'obiettivo di rendere più incisiva la tutela delle risorse pubbliche

Corte dei conti e procure piemontesi insieme: firmato il protocollo contro peculato e corruzione

Le magistrature piemontesi hanno deciso di stringere un'alleanza operativa: oggi è stato firmato un protocollo tra la procura della Corte dei conti, la procura generale e tutte le procure ordinarie del distretto per combattere insieme malversazione, corruzione e peculato.

L'accordo mira a garantire un coordinamento più efficace nelle rispettive attività di indagine, ottimizzando l'impiego delle risorse investigative. Al centro dell'intesa ci sono i reati che colpiscono le finanze pubbliche: malversazione, corruzione, peculato e tutte quelle violazioni di legge che comportano un danno per l'erario.

Alla firma hanno partecipato la procuratrice regionale della Corte dei conti, Fernanda Fraioli, e il procuratore generale, Lucia Musti. Il protocollo stabilisce precise modalità operative che regolano il flusso di informazioni tra le diverse procure, con l'obiettivo di armonizzare le indagini e favorire azioni sinergiche.

Un aspetto cruciale dell'intesa riguarda il bilanciamento tra esigenze apparentemente contrastanti: da una parte la necessità di mantenere la segretezza delle indagini, dall'altra l'urgenza di assicurare tempestività ed efficacia nelle attività istruttorie. Il protocollo individua soluzioni che permettono di contemperare queste due dimensioni, evitando che il segreto investigativo rallenti l'azione delle diverse autorità giudiziarie.

È prevista anche la possibilità di incontri periodici di coordinamento tra i magistrati interessati. Questi appuntamenti serviranno a monitorare l'applicazione delle disposizioni e a valutare eventuali revisioni e aggiornamenti del protocollo, in modo da adattarlo alle esigenze operative che emergeranno nel tempo.

L'accordo rappresenta un passo avanti nella costruzione di una rete più solida tra le diverse magistrature piemontesi, con l'obiettivo finale di rendere più incisiva la tutela delle risorse pubbliche e più rapida l'azione contro chi danneggia le casse dello Stato.

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