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Il caso
30 Ottobre 2025 - 16:52
Musica, teatro, circo e sport: una grande festa in via Po per la fine dei cantieri
Rendere più efficiente e rapido il trasporto pubblico locale, permettendo di ridurre il tempo di percorrenza delle linee 13 e 15 e aumentarne la velocità commerciale. Come? Semplicemente tram-pedonalizzando via Po. Una proposta sperimentale, beninteso, che partirebbe nei week-end, e sarebbe combinata con l'istituzione della corsia protetta per i mezzi pubblici durante l'intera settimana, ma la cui ipotesi già promette scintille in Aula.
E' la richiesta portata avanti dal consigliere comunale di Avs Emanuele Busconi in commissione comunale questo pomeriggio. Per restituire ai pedoni uno dei viali più iconici della città, lasciando libero il passaggio ai tram e migliorando la qualità dello spazio urbano. L’idea nasce dopo la festa del 25 maggio scorso, organizzata per la riapertura della via dopo i lavori di ripavimentazione e posa dei nuovi binari. «Cittadini e cittadine hanno risposto con entusiasmo — ha spiegato Busconi —. Via Po è già stata chiusa al traffico per oltre un anno: ora possiamo valutare una pedonalizzazione più stabile, a partire dai fine settimana».
Similmente a quanto accade a Strasburgo, o a Bologna, in cui la tram-pedonalizzazione di via Indipendenza - l’equivalente di via Po a Torino - è un punto cruciale del progetto tranviario, in via di completamento.
Una proposta accolta con apertura dall’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, la quale, in ogni caso, richiama alla prudenza. «Il Consiglio è sovrano — ha detto —, e se l’atto verrà approvato, farò di tutto perché via Po possa essere tram-pedonalizzata, anche solo in via occasionale. Ma prima occorre una valutazione tecnica e politica approfondita».
Foglietta ha poi ricordato come negli ultimi anni Torino abbia già superato resistenze simili: «Nel 2012 fu difficilissimo proporre una pedonalizzazione di via Roma. Oggi non lo è più: con commercianti e residenti abbiamo trovato un dialogo. È la dimostrazione che la città cambia».
L’assessora ha poi invitato a non contrapporre mobilità sostenibile e commercio: «Ogni volta che si parla di pedonalizzazione si teme la morte del centro. Ne è un esempio via Garibaldi, lì il commercio non mi pare ne abbia risentito. Le città europee stanno andando in questa direzione, e anche Torino può farcela. Non significa chiudere tutto al traffico, ma procedere per gradi, con valutazioni concrete. Di fronte a chi chiede di proteggere i pedoni e rallentare le auto, dobbiamo essere coerenti: o vogliamo strade più sicure e vivibili, o diamo sempre priorità alle auto».
Foglietta ha però rassicurato sul metodo: «Nessuna decisione calata dall’alto. Servirà uno studio di fattibilità serio, con il coinvolgimento di commercianti e residenti. Ma la città ha il dovere di fare un passo avanti».
Favorevole il consigliere dei Radicali Silvio Viale, che ha ricordato come «da dieci anni Torino attenda una svolta sulle pedonalizzazioni del centro» e auspicato «un collegamento tra via Po e piazza Castello». Più scettico l'esponente di Fratelli d'Italia Enzo Liardo, che ha parlato di «un’iniziativa non prevista dal programma di mandato» e ha messo in guardia sui rischi per il commercio.
Altri consiglieri, come la 5S Dorotea Castiglione, hanno chiesto di «tutelare l’accessibilità per le persone con disabilità» e di valutare «l’impatto reale sulla rete dei bus», mentre Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha suggerito di «audire commercianti e comitati di quartiere» prima di procedere.
Favorevole invece la Consulta della mobilità ciclistica, che ha definito la proposta «una visione moderna e sostenibile, utile a rilanciare anche il commercio di prossimità».
«Interventi come questo rimettono al centro le persone generando un impatto positivo per ciò che riguarda la qualità dello spazio urbano e la qualità della vita. In particolare, si avrebbero benefici in termini di sicurezza urbana e salute, grazie alla riduzione di sinistri e collisioni, qualità dell'aria e maggiori opportunità per il commercio locale. La tram-pedonalizzazione è un passo in avanti, non solo dal punto di vista della viabilità, ma soprattutto in termini culturali verso una città più attenta alla qualità dello spazio pubblico, della mobilità attiva e del miglioramento della qualità dell'aria», ha concluso Busconi, auspicando l'approvazione in Aula. Se approvata, via Po potrebbe diventare nei weekend la prima arteria “tram-pedonale” di Torino, segnando un nuovo passo nella trasformazione del centro storico verso una mobilità più sostenibile e uno spazio urbano più vivibile.
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