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Torino, arriva il postino volante? Politecnico e Leonardo puntano sui droni VIDEO

Cinque mesi di voli tra Bagnoli e Procida, un progetto anche per le aree di montagna o disagiate

La posta vola tra Bagnoli e Procida: droni al lavoro, tempi di consegna dimezzati

Non più il traghetto quotidiano, ma un piccolo aereo senza pilota che taglia il vento a bassa quota. Per cinque mesi nel 2024, tra Bagnoli e l’isola di Procida, la posta è arrivata con droni cargo: fino a sei missioni al giorno, carichi oltre 30 chilogrammi, quasi 2.900 chilometri complessivi. Un esperimento che racconta un possibile futuro della logistica italiana, dove efficienza e sostenibilità non si escludono. Possiamo già definirlo il futuro, un modello da applicare nelle grandi città? Ecco come si sviluppa questa collaborazione fra PosteLeonardo e Politecnico di Torino.

Un ponte aereo sopra il mare
I mezzi, forniti e pilotati da remoto da FlyingBasket, sono decollati da Bagnoli per atterrare a Procida operando in modalità Beyond Visual Line Of Sight. In pratica, il pilota non vede il drone a occhio nudo: lo segue grazie a sensori di bordo, sistemi di comunicazione dedicati e stazioni di controllo che monitorano ogni fase del volo. Risultato? Tratte più rapide, con una riduzione dei tempi di consegna di circa il 50% rispetto al trasporto via mare, e una pianificazione logistica più autonoma.



L'alleanza tra ricerca e industria
L’iniziativa è stata promossa da Poste Italiane e Leonardo e coordinata scientificamente dal Politecnico di Torino, sotto la guida del professor Giorgio Guglieri del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale. Fa parte della strategia del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, sostenuta dal PNRR con 2 milioni di euro, per sviluppare tecnologie aeronautiche a basso impatto ambientale e rafforzare la competitività del settore. Nella giornata di mercoledì 26 novembre, al Castello del Valentino, i risultati sono stati presentati alla comunità e agli stakeholder: una restituzione pubblica che ha mostrato prototipi, dati e prospettive concrete.

La sfida: continuità e sicurezza
L’obiettivo, spiegano i ricercatori, non era solo “far volare” la posta, ma farlo con continuità anche in condizioni meteo non ideali, garantendo standard di sicurezza stringenti. La combinazione di sensori, ridondanze e procedure operative ha permesso di gestire le missioni con precisione, aprendo scenari utili per le isole minori e le aree difficili da raggiungere, quindi magari anche le aree di montagna, dove ogni minuto e ogni chilogrammo contano.

La rotta che verrà
La sperimentazione proseguirà con droni più grandi e capienti, per avvicinare un servizio postale aereo quotidiano, efficiente e sostenibile. La strada tracciata dall’alleanza tra università, aziende e istituzioni indica che l’innovazione può uscire dai laboratori e diventare infrastruttura: dal primo volo dimostrativo a un tassello stabile della logistica nazionale.

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