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Arrestato Hannoun, finanziava Hamas: a Torino sfilava nei cortei Pro-Pal

Nell'operazione che ha portato a nove misure cautelari c'è anche il presidente dell’associazione palestinesi d’Italia

16 novembre 2024: nel corteo dei Pro-Pal partito da piazza Statuto c'era Mohammad Hannoun

16 novembre 2024: nel corteo dei Pro-Pal partito da piazza Statuto c'era Mohammad Hannoun

«Sono una persona perbene, non sono un violento», parlava così in piazza a Torino, il 16 novembre di un anno fa, Mohammad Hannoun, il presidente dell’associazione palestinesi d’Italia che figura tra i nove arrestati nell'operazione di polizia e Guardia di finanza che ha scoperto finanziamenti all'associazione terroristica Hamas. Gli investigatori hanno definito Mohammad Hannoun «un membro del comparto estero dell'organizzazione terroristica Hamas e vertice della cellula italiana dell'organizzazione Hamas». L'indagine, nata dall'analisi di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette e sviluppata grazie a scambi informativi con altri uffici inquirenti italiani, ha portato a contestare agli indagati di fare parte e di avere finanziato Hamas. Sequestrati beni per 8 milioni di euro.

A Torino un anno fa, il 16 novembre 2024, Mohammad Hannoun, che aveva appena inneggiato alle manifestazioni antisemite di Amsterdam (applaudendo al pestaggio dei tifosi del Maccabi Tel Aviv dopo un match con l'Ajax) era sul camioncino del solito corteo pro-Pal partito da piazza Statuto e aveva preso la parola con il microfono in piazza della Repubblica. «Sono una persona perbene, non sono un violento», diceva mentre il corteo sfilava a Porta Palazzo. Successivamente, Hannoun aveva proferito insulti nei confronti della senatrice Liliana Segre, definita «complice del genocidio a Gaza». Per lui, era già scattato il foglio di via per istigazione all'odio da parte della questura di Milano. Ora, il presidente dell’associazione palestinesi d’Italia si trova in carcere.

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