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IN LIGURIA

Maxi-multa alla famiglia torinese sul treno del mare: «Una vergogna, era un carro-bestiame»

Sanzione-record alle Cinque Terre per un banale errore. E le spiagge sono affollate di turisti

La maxi-multa comminata ai torinesi sul treno

La maxi-multa comminata ai torinesi sul treno

Pienone sulle spiagge della Riviera e pure sui treni. Ma il ritorno a casa può essere un’odissea, anche “salata”. Nel weekend pasquale, complice il caldo di questi giorni, i torinesi hanno riempito in massa le spiagge della Liguria. Tutto esaurito negli stabilimenti balneari della provincia di Savona, Alassio e Finale in testa, mentre Genova è stata invasa dai turisti. Anche le località delle Cinque Terre sono state prese d’assalto. Compresi i treni che costeggiano la costa, quasi al collasso al punto che, per via del caos alle stazioni affollatissime, su un convoglio sono fioccate le multe. Racconta Stefano, in vacanza sulla Riviera insieme alla moglie Raffaella e ai due figli piccoli: «Abbiamo preso il regionale che da Monterosso portava a Lavagna ma una volta arrivati a Levanto il treno è tornato indietro, verso La Spezia». Un dietrofront che non è stato segnalato. «Tutti i passeggeri a bordo erano attoniti, dall’altoparlante non c’è stato alcun avviso».

Così, tornati inspiegabilmente indietro, la famigliola è salita su un treno Intercity per riprendere il tragitto. Qui però è arrivata la sgradita sorpresa: la bellezza di 117 euro di multa. «Il bigliettaio - prosegue il turista nostro concittadino - nonostante l’esposizione del biglietto, non ha voluto sentire ragioni. “Questi ticket non valgono niente”, ha sentenziato, e ci ha multati. Oltre ai 13 euro del biglietto precedente abbiamo pagato 117 euro di multa, il tutto per una sola fermata di treno, da Levanto a Sestri Levante. E come noi, sono stati multati tanti altri passeggeri che erano a bordo del treno». Una vacanza costata molto cara, quindi. «Contesteremo la multa, capiamo l’errore di essere saliti su un treno sbagliato ma avevamo pagato il biglietto», ha già fatto sapere Stefano, che ritiene la sanzione sproporzionata. Insomma, un weekend da “Cinque Terror” più che da Cinque Terre, visto come sono andate le cose.

«I signori sono saliti con un biglietto irregolare, pertanto il controllore è stato obbligato a sanzionarli», fa sapere Rfi, aggiungendo poi che «a Pasqua e Pasquetta il servizio è stato impeccabile, con un solo regionale in ritardo, di appena 5 minuti». Peccato che la ressa, alle stazioni, sia stata enorme, tant'è che molti passeggeri non potevano salire sul treno per cui avevano il biglietto ma hanno dovuto aspettare quello successivo. Quindi, non proprio un servizio impeccabile. 

E questo, solo per quanto riguarda i treni, mentre in autostrada si sono registrate lunghe code. Un classico, a Pasquetta, giorno di contro-esodo. A protestare, qualche giorno fa per gli incolonnamenti sull’Autofiori era stato un altro piemontese doc, Flavio Briatore: «Perché non si riesce a trovare una soluzione a questi ingorghi?», aveva sbottato in un video su Instagram.

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