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L'INAUGURAZIONE
11 Aprile 2023 - 12:45
Uno dei nuovi macchinari inaugurati al Mauriziano
Due nuovi macchinari che consentiranno una migliore diagnosi e cura più precisa del cancro, per un investimento complessivo da oltre 4 milioni di euro. L'ospedale Mauriziano ha inaugurato, ieri, un tomografo a tecnologia ibrida e un acceleratore lineare che fanno crescere ancora di più il livello di specializzazione terapeutica.
Il primo strumento è stato installato presso il reparto di Medicina Nucleare diretto dal dottor Riccardo Emanuele Pellerito e, grazie all’importante finanziamento di 520mila euro della Fondazione Compagnia di San Paolo, sostituirà il vecchio tomografo con una nuova apparecchiatura a tecnologia ibrida che integra le immagini di medicina nucleare con quelle radiologiche «Le sostanziali innovazioni implementano la diagnostica di routine per numero e per qualità di prestazioni, ma soprattutto introducono sistemi di calcolo dosimetrico delle radiazioni utilizzate nei trattamenti con isotopi, core business del reparto e frontiera della medicina nucleare moderna» spiegano dal Mauriziano, evidenziando come questi sistemi migliorino sensibilmente la medicina di precisione che favorisce un approccio mirato ed individualizzato alle esigenze di cura del singolo paziente.
Il secondo macchinario, invece, si chiama TrueBeam ed è operativo presso il reparto di Radioterapia Universitaria diretta dalla professoressa Maria Grazia Ruo Redda. Un nuovo "acceleratore lineare" costato ben 3.750.000 mila euro. Il TrueBeam è un acceleratore lineare di ultima generazione progettato per l’esecuzione di trattamenti di radioterapia di altissima precisione e complessità. «Consentirà di somministrare alte dosi di radiazioni in sedi anatomiche poste in stretta prossimità di tessuti sani, preservandoli, mediante l’utilizzo di tecniche innovative». Le caratteristiche che maggiormente contribuiscono alla precisione del nuovo apparecchio sono la rapidità di erogazione della dose di radiazioni, che avviene in tempi brevissimi e la possibilità di acquisire immagini radiologiche dell'anatomia del paziente, prima della seduta di terapia, in maniera tale da poterne definire quotidianamente e con notevole precisione la posizione del volume bersaglio da irradiare e degli organi sani limitrofi da preservare. «Un tecnologia permette quindi di valutare eventuali errori di posizionamento del paziente, e di correggerli attraverso movimenti del lettino robotizzato dell’accelerare che può non solo traslare, ma anche ruotare attorno ai tre assi spaziali individuando le soluzioni più ottimali». Al fine di migliorare ulteriormente la precisione del trattamento radioterapico, il nuovo acceleratore dell'ospedale Mauriziano è dotato di un complesso sistema che permette di monitorare il movimento respiratorio del paziente, sincronizzando l’erogazione della dose quotidiana con le fasi della respirazione. Infine, la maggior accuratezza del trattamento radioterapico si traduce in una riduzione del rischio di tossicità correlato all’irradiazione degli organi sani circostanti, con conseguente minore incidenza degli effetti collaterali e possibilità di utilizzare dosi radianti più elevate, con maggiore efficacia terapeutica.
Al taglio del nastro anche il governatore Alberto Cirio. «La Regione Piemonte continua a investire nella sanità pubblica di eccellenza per mettere a disposizione dei pazienti macchinari sempre più moderni. Anche dietro le tecnologie più avanzate c'è la grande professionalità dei nostri medici, infermieri, sanitari e tecnici a cui va il nostro ringraziamento per il grande e quotidiano impegno».
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