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VOLEVANO RAPINARLO

Corso Svizzera: tenta di uccidere l'ex fidanzato, arrestata con il fratello

L'uomo, un marocchino, era stato pestato e torturato nel suo appartamento di Torino. La ex e il fratello accusati di tentato omicidio

Tentato omicidio corso svizzera

I carabinieri hanno arrestato due persone per il tentato omicidio di corso Svizzera

E' stata la ex fidanzata - aiutata dal fratello - a pestare e a tentare di uccidere Jalal Naynia, il 34enne marocchino legato e massacrato nel suo alloggio di corso Svizzera 56 lo scorso 29 marzo. I carabinieri della compagnia Mirafiori li hanno arrestati a Saluzzo. Dovranno rispondere di rapina aggravata, sequestro di persona e tentato omicidio.

Il sopralluogo dei carabinieri in corso Svizzera

Naynia era stato ricoverato in coma a causa delle gravissime lesioni riportate, che avevano portato a temere per la sua vita. Le sue condizioni, per fortuna, sono poi lentamente migliorate anche se è ancora ricoverato in ospedale. I carabinieri nel frattempo hanno raccolto "gravi indizi di colpevolezza - spiegano dal comando provinciale - a carico della ex compagna della vittima e di suo fratello, entrambi marocchini". I due avrebbero agito con lo scopo di commettere una rapina, dopo che la vittima si sarebbe rifiutata di consegnare i soldi alla donna. Un movente che si era intuito fin dalle prime ore, in quanto nell'appartamento dell'uomo, che aveva diversi precedenti per spaccio, non erano stati trovati soldi e neanche droga.  

I due indagati, residenti a Saluzzo, la mattina del tentato omicidio avrebbero raggiunto Torino in autovettura, trattenendosi per il tempo strettamente necessario a commettere l'aggressione, per poi fare ritorno nella cittadina cuneese. Nel corso dell’azione i due avrebbero asportato dall’abitazione della vittima una somma di denaro e un telefono cellulare.

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