l'editoriale
Cerca
Lo sport in lutto
11 Giugno 2023 - 11:01
Aveva 25 anni
Era la maestra di sci dei bambini. Janira Mellé, 25 anni, lunghi capelli castani, un sorriso dolce e un’incontenibile desiderio di vivere, è morta improvvisamente sabato all’ospedale di Aosta. La sua scomparsa ha lasciato nello sconforto i genitori, il fratello e il fidanzato. Con quest’ultimo Janira aveva trascorso recentemente un breve periodo di vacanza in Sicilia: «Lo faceva spesso - raccontano colleghe e colleghi della scuola di sci - al termine della stagione sulla neve».
E proprio durante la vacanza, mentre pedalava in mountain bike durante un’escursione all’interno dell’isola, nelle campagne siracusane, Janira Mellé è caduta. Non sembrava nulla di grave, tant’è che la ragazza era subito risalita in sella e aveva proseguito la gita. Nei giorni successivi, però, la maestra di sci dei bambini ha accusato dolori sempre maggiori alla caviglia destra, «verosimilmente una microfrattura particolarmente fastidiosa», al punto da indurla, una volta tornata a casa, a sottoporsi in una clinica torinese ad un intervento chirurgico, così da presentarsi pronta e in forma per la nuova stagione sciistica, sia a La Thuile dove insegnava regolarmente presso la scuola del centro turistico, sia a Courmayeur dove viveva e saltuariamente teneva lezioni a gruppi di bambini.
Dopo l’intervento e un ricovero in day-hospital alla clinica Fornaca, Janira Mellé è stata dimessa ed è tornata a casa per la convalescenza e per seguire la terapia post operatoria che le era stata prescritta. Qualche giorno dopo, però, la venticinquenne ha cominciato a denunciare un crescente mal di testa, capogiri e nausea, tant’è che giovedì scorso è stata ricoverata all’ospedale Parini di Aosta. All’arrivo al pronto soccorso, Janira Mellé presentava sintomi apparentemente influenzali e la febbre era alta. I medici hanno immediatamente diagnosticato un problema al sistema nervoso centrale di tipo infettivo.
La ragazza è stata ricoverata in rianimazione già nella notte tra giovedì e venerdì, per un improvviso peggioramento delle sue condizioni e sabato è stato tentato anche in intervento chirurgico per un presunto edema cerebrale importante. Poi le condizioni sono precipitate e Janira non ce l’ha fatta. Secondo i medici dell’Asl, ad uccidere la giovane sarebbe stata una una meningoencelofalite, cioè un’infezione causata da un arborvirus molto simile ai virus responsabili della febbre gialla e che comporta gravi complicazioni, come danni cerebrali, cognitivi e che può essere mortale nonostante le terapie antibiotiche. Ora di questo caso se ne occupa d'ufficio anche la procura di Aosta che nelle prossime ore potrebbe disporre l’autopsia e l’esame più importante, quello microbiologico che potrebbe determinare con certezza la causa del decesso e chiarire dove, come e quando, la ragazza sarebbe stata vittima dell’infezione.
Intanto i colleghi dell’Associazione valdostana maestri di sci, hanno voluto ricordare Janira con un post sui social: «Siamo senza parole. Grazie per aver fatto parte della nostra famiglia e portato la nostra divisa con tanto orgoglio e col tuo splendido sorriso. Ci mancherai». Di lei ha detto il sindaco di La Thuile, Mathieu Ferraris: «Era una ragazza sportiva, sempre presente sul territorio, gentile e disponibile. La sua scomparsa è qualcosa di totalmente inaspettato, che ha portato sconcerto e tristezza profonda in tutta la comunità».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..