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Il caso

La piscina di Mirafiori è un rebus: «Senza lavori non si riapre più»

Le infiltrazioni, da 15 anni, stanno causando grossi problemi all'impianto E13

La piscina E13 di strada Castello di Mirafiori

La piscina E13 di strada Castello di Mirafiori

Resta ancora al palo il futuro della piscina E13. Ospitata all’interno dell’omonima struttura di strada Castello di Mirafiori, l’impianto natatorio della Circoscrizione 2 andrebbe completamente manutenuto. Il costo elevato dei lavori, che ammonterebbero a X, più volte ha mandato deserti i bandi di concessione della gestione.

Nel 2016, a concessione scaduta è subentrata l’indennità di occupazione temporanea, ma le difficoltà di gestione economica hanno costretto i vecchi gestori a cedere definitivamente la struttura nel 2018. La piscina è inutilizzata ormai da cinque anni, l’ultimo bando è andato deserto nel 2020.

Un grattacapo non da poco per la giunta decentrata, che ora valuta l’affidamento diretto dell’impianto. Aprire un nuovo bando è un’urgenza, ma è necessario interfacciarsi con la Città e l’assessore allo Sport Mimmo Carretta «per capire quali possano essere le strategie e gli strumenti più adatti a livello normativo» ha spiegato la coordinatrice Anastasia Guarna, aggiungendo che «le criticità manutentive non ci permettono di andare a bando a cuor leggero». Criticità che interessano persino le due palestre ospitate dell’edificio E13.

Nel corso del 2023 alcuni lavori sono stati effettuati, a spese della Circoscrizione 2. Le manutenzioni non hanno risolto i problemi di infiltrazione, che si sta cercando di sistemare attraverso l’edilizia scolastica. «Di questo problema si sa da 15 anni», ha sottolineato Paolo Cuccu dell’associazione di scherma della palestra tunnel. «È una gara di resistenza contro l’acqua - ha aggiunto - che proviene dai bagni scolastici del piano di sopra».

Le infiltrazioni continue hanno rovinato attrezzature e fatto gonfiare il parquet della palestra. «A marzo l’”alluvione al coperto” più grave, risolta dal custode chiudendo l’acqua nei bagni». Cuccu chiede di intervenire anche per la pulizia del tunnel. «Sembra un posto abbandonato - ha concluso - ma li sotto c’è vita».

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