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BUFERA IN AULA

Il nuovo ospedale del Canavese fa "esplodere" la maggioranza in Regione. E Fratelli d'Italia abbandona il Consiglio

Palazzo Lascaris ha dato via libera alla proposta arrivata dall’assemblea dei sindaci con solo due voti: «Scelta da rivedere»

Il nuovo ospedale del Canavese fa "esplodere" la maggioranza in Regione. E Fratelli d'Italia abbandona il Consiglio

L'area su cui sorgerà il nuovo ospedale del Canavese

Arriva il “via libera” da Palazzo Lascaris per la collocazione del nuovo ospedale del Canavese nell’area che, fino a qualche anno fa, ospitava lo stabilimento Montefibre ad Ivrea e sarà riqualificata su proposta dell’assemblea dei sindaci. Una scelta, quella della giunta, che fa litigare la maggioranza, costringendo a mantenere il numero legale per la votazione in Consiglio con a malapena due voti, per altro, contrari. Uno della Lega e uno di Forza Italia. Tra assessori astenuti e Fratelli d’Italia che abbandona persino l’aula, a gongolare è l’opposizione. «Dal punto di vista tecnico lo studio comparativo redatto dal gruppo di lavoro composto dai rappresentanti della Direzione Sanità, Asl To4, Ires Piemonte metteva sostanzialmente sullo stesso piano le aree di Pavone Canavese e quella di Ivrea» si è limitato ad osservare l’assessore alla Sanità della Regione, Luigi Icardi, tirando in ballo la Conferenza dei Sindaci alla quale abbiamo chiesto un parere per rappresentare al meglio la volontà del territorio, si è espressa a favore».

Su tutte le furie Fratelli d’Italia che già annuncia come la scelta dovrà essere rivalutata. Non prima della prossima tornata elettorale, però. «Ci siamo smarcati rispetto alla cattiva scelta relativa alla collocazione del nuovo ospedale del Canavese. Ringrazio gli assessori Marrone e Chiorino nonché l’intero gruppo consigliare, per aver sostenuto fin dall’inizio e con tutta la forza di rappresentanza all’interno di Giunta e Consiglio - purtroppo figlia del risultato elettorale del “lontano” 2019 - le istanze di quella parte di territorio che sarà utilizzatrice della nuova struttura» sottolinea il segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Fabrizio Bertot. «A pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio la presa di distanza di Fratelli d’Italia rappresenta un messaggio al territorio: se il prossimo risultato elettorale ci darà ragione rispetto ai nostri alleati e rispetto al Pd, nei margini di manovra consentiti dalle leggi e dalle opportunità finanziarie del momento, la collocazione sarà rivalutata». Stessa posizione del capogruppo di Fratelli d'Italia, Paolo Bongianni e del consigliere Davide Nicco. «La priorità è naturalmente che l’Ospedale si faccia e venga realizzato al più presto - commentano a nome del gruppo -. Ma vogliamo rimarcare come, ancora nell’ultima assemblea tutti i sindaci dell’Alto Canavese, che è il territorio direttamente interessato, abbiano votato contro l’ipotesi Ivrea e a favore di quella di Pavone. E come solo il peso numerico dei sindaci più prossimi a Torino e lontani dall’area coinvolta abbia determinato la scelta di Ivrea, ascoltando probabilmente più le indicazioni della politica che le esigenze del territorio».

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A commentare piccato i dissidi interni alla maggioranza di centrodestra è il Pd. «Ha dimostrato ancora una volta tutta la propria debolezza affrontando la delibera sulla collocazione del nuovo ospedale di Ivrea. Cirio manda in frantumi la sua maggioranza proprio sul tema dell’edilizia sanitaria, uno dei più importanti per la Regione» sostiene il capogruppo “dem” Raffaele Gallo. «Fratelli d’Italia è è uscita dall’aula e gli ha voltato le spalle. Anche all’interno di Forza Italia, proprio il partito del Presidente, c’è stato il voto in dissenso del consigliere Fava e persino il consigliere Leone della Lega ha espresso la propria contrarietà». Non solo. Anche l’assessore Fabrizio Ricca si è astenuto. «Tre assessori contro Cirio. Ora come pensano di stare ancora insieme? Il Piemonte e i Piemontesi non meritano questo». Tra i voti contrari anche quello di Claudio Fava della Lega che rivendica di «aver dato, così, voce ai cittadini del territorio».

All'attacco anche la capogruppo di Liberi, Uguali e Verdi. «Si è dovuto presentare perfino il “riservista” Cirio in aula questa mattina per avere i numeri e far approvare la delibera sulla localizzazione del nuovo ospedale nel Canavese. Il centrodestra piemontese sia una coalizione a pezzi e di interessi contrapposti unita solo nella ricerca del consenso» aggiunge Silvana Accossato. «Scandaloso l’aver invocato libertà di voto in coscienza per prendere una decisione come questa che è strettamente politica e amministrativa quella coscienza che non invocano o usano lasciando smantellare a Marrone i diritti delle donne garantiti da una legge dello Stato  - la 194 - tra il silenzio assordante di Cirio, Icardi e della loro maggioranza».

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