Salva una gattina in strada e rischia di pagare tutto lui: "Mi hanno detto che dovevo lasciarla lì"

Una gatta ferita e insanguinata è stata trovata in corso Orbassano lunedì scorso da Laura e da suo marito Alfredo, maresciallo delle forza armate. I due si sono subito accorti delle condizioni del musetto dell’animale, pieno di sangue. I coniugi hanno così deciso di andare alla Clinica San Paolo: ovvero l’ambulatorio veterinario più vicino. Arrivati alla clinica, la gatta è stata affidata alle cure del dottor Alessandro Sferlazzo, proprietario dell’ambulatorio. È stata stabilizzata, ora è fuori pericolo, ma necessita di un intervento operatorio alla mandibola e alla mascella. Laura nel frattempo ha pubblicato diversi post su Facebook nei gruppi cittadini e dedicati agli animali persi e trovati, sperando di rintracciare un eventuale padrone. Il post diventa virale grazie a decine di condivisioni e in diversi si offrono di adottare l’animale. Tuttavia, la burocrazia prevede che per un animale senza padrone intervenga l’Ufficio di Tutela Animali: «Sferlazzo mi ha chiesto di sporgere denuncia ai vigili per il ritrovamento. Recandomi al comando in via Pinchia ho scoperto che avrei dovuto seguire la prassi prevista ovvero chiamare la Polizia Locale e attendere l’arrivo, anziché preoccuparmi di portar la gatta al pronto soccorso veterinario. Se lo avessi fatto sarebbe morta. Questo è il benessere animale? La burocrazia è più importante della salute di un animale, se esso non ha un padrone? Se volessi addossarmi i costi per l’operazione, nemmeno potrei farlo. È una cosa fuori da ogni logica» si sfoga il maresciallo.

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