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Il caso
21 Febbraio 2024 - 16:00
La malattia da deperimento cronico è una patologia neurologica altamente contagiosa, con esito sempre fatale, riscontrata in diverse specie di cervidi. Questa malattia, causata da proteine "sbagliate" chiamate prioni, provoca degenerazione nel sistema nervoso centrale, innescando una serie di sintomi che danno agli animali affetti l'aspetto di "zombie". I prioni si trasmettono attraverso la saliva, il sangue, le urine e le feci, e sono estremamente resistenti nell'ambiente. Ad oggi, non esiste un vaccino o una cura per questa malattia.
Per quanto possa sembrare un problema isolato, la malattia da deperimento cronico ha il potenziale di mettere a rischio interi ecosistemi. I cervidi svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento dell'equilibrio dell'habitat, contribuendo a modellare l'ambiente con i loro spostamenti e il pascolo.
Le possibili ripercussioni economiche sono altrettanto preoccupanti, considerando l'importanza della caccia e del turismo legato alla fauna selvatica in molte aree. Ma la preoccupazione principale riguarda la possibile trasmissione di questa malattia ad altre specie animali, compreso l'uomo. Sono stati condotti esperimenti che hanno dimostrato che i prioni responsabili possono infettare altri animali da laboratorio e cellule umane in coltura. Sebbene al momento non siano noti casi di encefalopatia umana riconducibili alla malattia da deperimento cronico, l'esposizione diretta e indiretta è già una realtà.
In un mondo sempre più interconnesso, non possiamo permetterci di ignorare i segnali di allarme provenienti dalla natura. La malattia da deperimento cronico dei cervidi rappresenta un monito importante: è fondamentale monitorare e comprendere queste minacce emergenti per proteggere la salute del nostro pianeta e la nostra stessa salute. Le parole di Michael Osterholm, uno dei principali esperti di malattia da deperimento cronico, riassumono perfettamente la situazione: "Se uno spillover dovesse verificarsi in questo momento, saremmo piuttosto impreparati". È tempo di agire, prima che sia troppo tardi.
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