Cerca

Alpinismo

K270: la prima spedizione italo-pakistana composta da sole donne

Una squadra tutta al femminile sfida il gigante del Karakorum, un messaggio di inclusività di genere e di culture

Donne e montagne: la prima spedizione italo-pakistana al K2

Donne e montagne: la prima spedizione italo-pakistana al K2 (fonte Facebook)

L'alpinismo, considerato da tempo un "affare" prevalentemente maschile, sta per vivere un momento storico che potrebbe cambiarne la percezione. Una spedizione tutta al femminile, la prima di origini italo-pakistane, si prepara a celebrare i 70 anni dalla storica ascensione al K2, guidata da Ardito Desio nel 1954.

La spedizione, denominata K270, partirà il 29 giugno e vedrà nove donne impegnate a raggiungere la vetta del K2 il 24 luglio, percorrendo la stessa via tracciata dalla spedizione italiana di 70 anni fa. Tra queste ci sono quattro atlete italiane, una dottoressa e quattro alpiniste pakistane. Tra le italiane, le piemontesi Federica Mingolla, Anna Torretta e Cristina Piolini, insieme a Silvia Loreggian e la dottoressa Lorenza Pratali.
L'obiettivo, come spiega Anna Torretta, 53 anni, guida alpina, scrittrice, architetto e madre di due figlie, va molto al di là dell'impresa alpinistica. Si tratta di un messaggio di inclusività di genere e di culture, per promuovere il lavoro delle donne e l'alpinismo femminile in Italia e soprattutto in Pakistan.

Il cambiamento è già in atto. Cristina Piolini, ricercatrice e alpinista, afferma che l'Occidente offre molte opportunità alle donne, ma non è così ovunque. Con questa spedizione, le donne occidentali condividono le loro esperienze con le ragazze pakistane, in un viaggio di scambio di conoscenze e storie.

Non si tratta solo di una prestazione fisica. Come sottolinea Antonio Montani, presidente del CAI, sarà un'esperienza importante anche dal punto di vista sociale e scientifico. Dopo 50 anni, il CAI torna a organizzare una spedizione alpinistica, questa volta con un'impronta femminile e interculturale, che potrebbe cambiare le regole del gioco. L'impegno di queste donne non è solo un passo avanti per l'equità di genere nell'alpinismo, ma rappresenta anche un'opportunità per il dialogo interculturale e il superamento delle barriere. Si tratta di un messaggio forte e chiaro: la montagna, come la società, non è un territorio esclusivamente maschile.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.