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Incredibile
16 Marzo 2025 - 14:30
Kim Kardashian e il robot Tesla (Fonte Instagram)
Sì, avete letto bene. Non è un episodio di Black Mirror, ma la direzione verso cui stiamo andando a tutta velocità. L’idea di un robot che chiede la mano di un essere umano sembra una fake news, una trovata acchiappa-like, un titolo da giornale satirico. Ma siamo sicuri che sia davvero solo uno scherzo? Se pensavate che l’intelligenza artificiale fosse solo un algoritmo che vi consiglia cosa guardare su Netflix o che vi risponde quando chiamate il servizio clienti, è tempo di aggiornare il software nel vostro cervello. Perché l’IA non sta solo entrando nelle nostre case sotto forma di assistenti vocali, ma potrebbe iniziare presto a infilarsi nei nostri letti.
Elon Musk ha recentemente presentato Optimus, il robot umanoide progettato per aiutare con le faccende domestiche, prendersi cura dei bambini e persino fare la spesa. Alto 1,75 metri, costruito per muoversi come un umano e dotato della stessa intelligenza artificiale delle Tesla a guida autonoma, Optimus sembra pronto a diventare un membro della famiglia. Ma se può cucinare, pulire e badare ai figli… perché non potrebbe anche essere un partner?
A confermare che il confine tra umano e macchina si sta assottigliando è arrivato lo shooting di Kim Kardashian con Steven Klein, un vero manifesto visivo della nostra epoca. Kim, icona pop e trendsetter globale, è ritratta mentre si scatta un selfie con il suo robot amante e amoreggia con lui sulla spiaggia. Non è solo arte, è un’anticipazione di quello che verrà.
Oggi è una provocazione, domani sarà normale. Abbiamo già assistenti vocali che imparano le nostre abitudini meglio di un compagno, abbiamo algoritmi che ci dicono chi frequentare su Tinder e abbiamo bambole AI che interagiscono con i loro “proprietari”. A questo punto, il passo verso relazioni vere e proprie con l’IA è più corto di quanto pensiamo.
Al recente evento 'We Robot', tenutosi dal vivo a Los Angeles il 12 ottobre e trasmesso in diretta streaming su X, Tesla ha presentato Optimus come un assistente umanoide, progettato per svolgere una vasta gamma di compiti quotidiani." Elon Musk e il suo team non si sono fermati a immaginare un 'semplice' robot da fabbrica o per lavori industriali, ma hanno scelto di puntare sul mercato domestico: "Optimus è destinato a prendersi cura delle faccende di casa, dal portare a spasso il cane al fare la spesa, fino ad aiutare i bambini con i compiti". Questa è l’immagine promossa dal marketing di Tesla e alimentata dai numerosi video che circolano online. Ma, sotto questa patina da robot tuttofare, potrebbe nascondersi molto altro: tecnologie avanzate di AI, capacità di apprendimento adattivo e potenziali sviluppi che ci fanno chiedere dove arriverà davvero l’intelligenza artificiale.
Optimus è impressionante. Alto 1,75 metri, con una serie di sensori avanzati e una struttura pensata per emulare i movimenti umani, rappresenta un notevole passo avanti per Tesla nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica Optimus è dotato di sensori avanzati, capacità di apprendimento adattivo e intelligenza artificiale evoluta, la stessa utilizzata nei veicoli a guida autonoma di Tesla. Questo significa che, teoricamente, potrebbe imparare dai suoi errori e adattarsi in tempo reale alle richieste degli utenti, rendendolo non solo utile, ma anche estremamente flessibile.
Non c'è da stupirsi se il lancio di Optimus ha diviso il web. Da un lato ci sono i tech enthusiast che non vedono l'ora di avere un assistente robotico in casa, dall'altro ci sono quelli che la vedono come una minaccia. "Lavoreranno al posto nostro", si lamenta un utente, preoccupato per la disoccupazione che potrebbe derivare dall'automazione. "Un bug del sistema potrebbe renderli ostili contro gli umani", incalza un altro, mettendo in luce le preoccupazioni sulla sicurezza. E poi c'è chi, come una mamma, reagisce con terrore all’idea di affidare i propri figli a un robot: "Non affiderei mai i miei bambini a un robot, è terrificante!"
La diffusione su larga scala del robot solleva questioni etiche e legali. Come regolamenteremo l’autonomia dei robot? E chi sarà responsabile in caso di incidenti? Questi sono solo alcuni dei dilemmi che gli esperti stanno già analizzando, e le risposte sono tutt'altro che chiare. La vera domanda non è se gli umanoidi diventeranno parte della nostra vita, ma quanto tempo ci metteremo ad accettarlo.
Ma tutto questo ha un prezzo. Elon Musk ha dichiarato che il costo di partenza per un robot Tesla Optimus sarà di 30.000 dollari. Si tratta di una cifra paragonabile a quella di un'auto, il che lo rende inaccessibile per la maggior parte delle persone. Per ora, l'umanoide è destinato a restare un lusso per pochi, uno sfizio tecnologico che, a prima vista, potrebbe sembrare alla pari di un'auto sportiva di lusso o del nuovissimo paio di scarpe griffate. Ma ridurre il robot Tesla a un oggetto esclusivo sarebbe superficiale. Questo non è solo un capriccio tecnologico: dietro le apparenze, Optimus rappresenta qualcosa di molto più profondo e rivoluzionario. E con questa prospettiva sorge una domanda fondamentale: che impatto avrà tutto ciò sulla nostra società?
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