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LAVORO E REGOLE
05 Dicembre 2024 - 17:07
Immagine di repertorio
Nel 2021 la Spagna ha fatto da apripista in Europa, approvando una legge che obbliga le piattaforme di food delivery ad assumere i rider come dipendenti. Un cambiamento significativo che ha ridisegnato il quadro normativo del settore. Tuttavia, la sua applicazione pratica non è stata immediata per tutti.
Nel settembre 2022, Glovo è stata multata per 79 milioni di euro dal governo spagnolo per non aver ancora adeguato il trattamento dei rider alla normativa. L’azienda, anziché assumerli, aveva introdotto un sistema che li inquadrava come liberi professionisti, sostenendo che questo avrebbe favorito la loro autonomia. La scelta ha portato a sanzioni complessive per 205 milioni di euro inflitte dal Ministero del Lavoro.
Glovo ha contestato le multe, dichiarando che le violazioni risalivano a un periodo precedente all'entrata in vigore della legge. L’intervento della Commissione Europea, che ha avviato un’indagine sul caso, ha però spinto l’azienda a modificare il proprio modello, passando all’assunzione diretta dei rider. Il nuovo assetto prevede per i lavoratori contributi, ferie retribuite e protezioni contrattuali.
Nel frattempo, anche il panorama competitivo ha subito scossoni. Just Eat, che ha immediatamente adattato le proprie pratiche alla legge, ha denunciato Glovo per concorrenza sleale, richiedendo un risarcimento di 295 milioni di euro. Il mercato spagnolo, dominato da Glovo, Uber Eats e Just Eat, è così al centro di una trasformazione che promette di influenzare l’intero settore. Le dinamiche del delivery stanno cambiando rapidamente, ma gli effetti a lungo termine di queste nuove regole sono ancora tutti da valutare.
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