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Agricoltura 2025

Agricoltura a rischio nel 2025: Coldiretti parla delle anomalie climatiche

Coldiretti avverte: il clima anomalo minaccia l'agricoltura, strategie e innovazioni per affrontare il 2025

Agricoltura a rischio nel 2025: Coldiretti parla delle anomalie climatiche

Secondo Coldiretti, l'organizzazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, il 2025 sarà un anno determinante per il settore agricolo, sempre più esposto alle anomalie climatiche. Queste anomalie stanno diventando la norma piuttosto che l'eccezione. Gli eventi meteorologici estremi, come siccità prolungate, piogge torrenziali e gelate fuori stagione, stanno mettendo a dura prova la resilienza delle colture. Questa situazione richiede un ripensamento delle pratiche agricole tradizionali e l'adozione di nuove tecnologie e strategie di adattamento.

Le statistiche parlano chiaro: negli ultimi anni, l'Italia ha visto un aumento del 62% degli eventi climatici estremi, rispetto all'anno scorso nello stesso periodo. Questo ha avuto un impatto diretto sulla produzione agricola, con perdite stimate in miliardi di euro. Le colture più colpite sono state quelle di cereali, frutta e verdura, con conseguenze non solo economiche ma anche sociali, considerando l'importanza del settore agricolo per l'occupazione e la sicurezza alimentare del Paese. 

Il fenomeno dell'innalzamento delle temperature, causato dai cambiamenti climatici, comporta un anticipato risveglio vegetativo delle piante, rendendole maggiormente suscettibili alle gelate. Questo è stato particolarmente evidente dopo un mese di gennaio che, secondo l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac Cnr), è stato il terzo più caldo mai registrato in Italia, con una temperatura di 1,76 gradi al di sopra della media storica. Analizzando le diverse aree geografiche del Paese, si osserva che nelle regioni del Centro Italia lo scarto delle temperature si attesta addirittura a 1,99 gradi oltre la media storica, mentre nel Sud si rileva un aumento di 1,92 gradi e nel Nord di 1,52 gradi. Questa situazione climatica anomala rischia di compromettere la pianificazione delle colture orticole, provocando un'anticipata o ritardata maturazione dei prodotti, con conseguente sovrabbondanza in determinati periodi e carenza in altri.

Gli agricoltori sono chiamati a investire in tecnologie avanzate, come l'irrigazione di precisione e l'uso di droni per monitorare le colture. Inoltre, la ricerca di varietà di piante più resistenti alle condizioni climatiche avverse è fondamentale. Coldiretti sottolinea l'importanza di un approccio integrato che combini tradizione e innovazione, per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore.

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