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La "febbre" di Monster Hunter Wilds colpisce i dipendenti Pocketpair: l'azienda concede ferie collettive

Al suo primo giorno d'uscita oltre 1,3 milioni di utenti collegati per giocare il nuovo capitolo della saga prodotta da Capcom

La "febbre" di Monster Hunter Wilds colpisce i dipendenti Pocketpair: l'azienda concede ferie collettive

Che il lancio di Monster Hunter Wilds fosse un evento epocale per il mondo videoludico era prevedibile, ma pochi si aspettavano che avrebbe avuto ripercussioni anche nel mondo del lavoro. In Giappone lo studio Pocketpair – noto per il successo di Palworld – ha dovuto fare i conti con un fenomeno piuttosto curioso: un’ondata di “misteriose” richieste di assenza in coincidenza con l’uscita del nuovo titolo di Capcom.

Piuttosto che opporsi all’inevitabile e trovarsi con metà del team "indisposto", l’azienda ha preso una decisione insolita ma geniale: ha concesso ufficialmente un giorno di ferie collettive dedicato a Monster Hunter Wilds. Un messaggio chiaro e senza mezzi termini: se i dipendenti vogliono affrontare bestie colossali invece di debug e codici, tanto vale lasciarli liberi di farlo senza sotterfugi. Un’idea che, oltre a evitare spiacevoli assenze a macchia di leopardo, ha probabilmente reso lo studio uno dei posti di lavoro più invidiati dai gamer.

Questa scelta sottolinea ancora una volta il legame profondo tra videogiocatori e sviluppatori nell’industria: spesso chi crea i giochi è il primo a volerne godere. E se da un lato è una mossa che ha fatto sorridere l’intera community, dall’altro dimostra come alcune aziende siano pronte ad abbracciare la passione dei propri dipendenti piuttosto che contrastarla.

L’uscita di Monster Hunter Wilds ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico, registrando numeri impressionanti. Su Steam, il gioco ha raggiunto un picco di oltre 1,3 milioni di giocatori simultanei, entrando di diritto tra i titoli più giocati di sempre sulla piattaforma. Un risultato straordinario che gli ha permesso di superare capisaldi del settore come Baldur’s Gate 3, Elden Ring e Hogwarts Legacy, consolidando il suo status di fenomeno globale.

Nonostante l’incredibile successo, il lancio non è stato privo di intoppi. Se da un lato i giocatori si sono immersi nei nuovi ambienti selvaggi, dall’altro hanno dovuto affrontare problemi tecnici che hanno minato l’esperienza di gioco. Su PC, diversi utenti hanno riscontrato cali di framerate, crash improvvisi e difficoltà nell’ottimizzazione grafica. Anche su PlayStation 5 e Xbox Series X sono emerse segnalazioni di texture poco definite e caricamenti rallentati, con prestazioni non sempre all’altezza delle aspettative.

Capcom non è rimasta a guardare e ha risposto tempestivamente alle segnalazioni della community. Per affrontare le problematiche riscontrate, ha pubblicato una guida ufficiale per migliorare le prestazioni su PC e ha già annunciato il primo aggiornamento del gioco. Questo update non si limiterà a risolvere le criticità tecniche, ma introdurrà anche un hub sociale dedicato al contenuto endgame, offrendo ai giocatori un’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.

Il terremoto causato dall’uscita di Monster Hunter Wilds ha avuto conseguenze anche per altri sviluppatori: uno studio indie ha ironicamente dichiarato di non aver venduto neanche una copia del proprio gioco su Steam dal momento in cui il colosso di Capcom ha fatto il suo ingresso sulla scena. Un’ulteriore prova di quanto questi titoli mastodontici possano catalizzare l’attenzione del pubblico, lasciando poco spazio ai concorrenti.

Nonostante qualche problema tecnico, però, l’accoglienza del gioco è stata straordinaria e l’entusiasmo della community è alle stelle. Capcom ha di fronte a sé una sfida: limare le imperfezioni e consolidare il successo di quello che si preannuncia come uno dei giochi più importanti dell’anno.

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