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Mostre in Piemonte

L'arte giapponese del Kin al Castello della Rovere di Vinovo

Un viaggio nell'arte del kintsugi con opere di Murakami, Hiraoka e Zushi, dal 29 marzo all'8 giugno 2025

L'arte giapponese del Kin al Castello della Rovere di Vinovo

Il Castello della Rovere di Vinovo si prepara ad accogliere una mostra che promette di affascinare e sorprendere: "Kin - Sfumature d'Oro nelle Arti Giapponesi". Curata da Roberta Vergagni e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vinovo, l'esposizione sarà aperta al pubblico dal 29 marzo all'8 giugno 2025. Un evento che si preannuncia imperdibile per gli amanti dell'arte e della cultura giapponese, grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione attraverso l'uso dell'oro.

L'oro, elemento di rara bellezza e simbolo di eternità, è il protagonista indiscusso di questa mostra. La sua presenza nelle arti giapponesi è stata costante nel corso dei secoli, raffinando la percezione estetica e conducendo a una delle più sofisticate sensibilità al mondo in fatto di design. Come sottolinea la curatrice Roberta Vergagni, "dalla foglia d'oro all'oro in polvere, la percezione si fa ora più fisica, ora più immateriale". Questo percorso espositivo si articola in tre sezioni principali, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso dell'arte giapponese.

La prima sezione offre una panoramica su manufatti realizzati utilizzando diversi supporti, in cui l'oro dialoga con alcune importanti tecniche di produzione artigianale giapponese. Un viaggio che ci porta a scoprire come l'oro sia stato utilizzato per esaltare la bellezza e l'eleganza di oggetti d'uso quotidiano e opere d'arte. La seconda sezione, invece, si apre al contemporaneo, includendo un'opera di Takashi Murakami, considerato il più famoso artista contemporaneo nipponico. La sua litografia "The Golden Age: Hokkyo Takashi" del 2016, con teschi e fiori sorridenti su uno sfondo dorato, fonde la tradizionale pittura artistica di Edo con la moderna pop art, creando un ponte tra passato e presente.

La terza sezione è dedicata alle opere della maestra calligrafa Kazuko Hiraoka e della maestra di kintsugi Aiko Zushi. Le ceramiche riparate con la tecnica del kintsugi dalla maestra Zushi vivono una nuova vita all'insegna del bello. Questa antica tecnica giapponese, che consiste nel riparare oggetti rotti con l'oro, non solo restituisce loro la funzionalità, ma li trasforma in opere d'arte uniche, esaltando le loro imperfezioni come simbolo di resilienza e bellezza.

Come commenta l'assessora alla cultura Chiara Vittone, "sul Giappone si è detto e visto molto: il fascino esercitato in Europa da questo paese e dalla sua cultura sono innegabili. Abbiamo però scelto di dare un taglio differente, puntando su un progetto che offre una lettura inedita dell'arte e della cultura materiale giapponese". Oltre all'esposizione, verranno organizzati workshop e laboratori per adulti e famiglie, che ampliano e diversificano l'esperienza espositiva, rendendola accessibile e coinvolgente per un pubblico eterogeneo.

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