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Le sanzioni delle forze dell'ordine
22 Aprile 2025 - 17:15
Nelle notti torinesi, il centro e le zone della movida si riempiono di ragazzi, questo rallegra ma al contempo, preoccupa. È in questo contesto che si inseriscono i controlli congiunti delle forze dell'ordine, un'operazione che, come un orologio svizzero, scatta puntuale ogni fine settimana. Ma cosa si cela dietro queste operazioni? E quali sono le conseguenze per chi non rispetta le regole?
Nella notte tra sabato e domenica, le forze dell'ordine hanno dato il via a un'operazione di controllo che ha visto coinvolte la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale. L'obiettivo era chiaro: monitorare le aree della città maggiormente interessate dal fenomeno della movida, come i quartieri San Salvario e Vanchiglia, l'area del Quadrilatero, Piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore.
L'attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, ha permesso di identificare 186 persone e di controllare cinque esercizi pubblici. Le sanzioni amministrative elevate hanno superato i 11.500 euro, colpendo i titolari di locali che non hanno rispettato le normative vigenti.
Tra le violazioni riscontrate, spicca quella di un locale di via Po, sanzionato per 3.237 euro. Le infrazioni riguardavano principalmente la violazione della normativa sull'inquinamento acustico e l'occupazione di suolo pubblico. Un problema, quello del rumore, che spesso si scontra con il diritto al riposo dei residenti, creando un conflitto che sembra non trovare soluzione. Anche una pizzeria kebab di via Vanchiglia è finita nel mirino delle forze dell'ordine, con sanzioni per oltre 7.000 euro. Le violazioni includevano la vendita di alcolici in vetro dopo le 24 e la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione. Un campanello d'allarme che solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla tutela dei consumatori. Infine, tre minimarket sono stati sanzionati per la vendita di alcolici in vetro dopo le ore 21, un'ulteriore dimostrazione di come la normativa sugli alcolici venga spesso disattesa, con potenziali rischi per l'ordine pubblico.
Questi controlli nelle aree della movida torinese non sono un evento isolato, ma parte di un piano di monitoraggio che continuerà con cadenza regolare. Le forze dell'ordine sono chiamate a svolgere un compito: garantire la sicurezza e il rispetto delle regole in un contesto dinamico e complesso. Ma la domanda che sorge spontanea è: basteranno le sanzioni a scoraggiare le violazioni? O è necessario un approccio più integrato, che coinvolga anche i gestori dei locali e i frequentatori della movida in un dialogo costruttivo?
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