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Prima Agenda della Disabilità in Italia per riscrivere il futuro dell’inclusione

Giornata internazionale per la disabilità

Il 3 dicembre scorso, in occasione della Giornata internazionale per la disabilità, è stata presentata la prima Agenda della Disabilità in Italia, costruita da Fondazione Crt e Cpd - Consulta per le persone in difficoltà, attorno a sei temi strategici: abitare sociale, sostenere le famiglie, vivere il territorio, lavorare per crescere, imparare dentro e fuori la scuola, curare e curarsi. Sulla base di questi goal verranno perciò d’ora in avanti definite le linee d’azione concrete per migliorare l’inclusione delle persone con disabilità, che sono oltre 3 milioni in Italia, ovvero il 5,14% della popolazione, di cui secondo dati Istat del 2019 circa 225mila in Piemonte e Valle d’Aosta.

«La Fondazione Crt - ha detto il presidente Giovanni Quaglia - insieme alla Consulta per le persone in difficoltà, vuole dare vita a una vera e propria community capace di parlare con una sola voce e raccogliere nuove sfide: con l’Agenda della Disabilità scriveremo il futuro dell’inclusione assieme alle istituzioni e alle organizzazioni non profit, per una società realmente “di” tutti e “per” tutti». L’agenda è infatti frutto di un percorso partecipato che ha visto coinvolte 150 organizzazioni non profit che operano nell’ambito della disabilità in Piemonte e Valle d’Aosta, insieme a una sessantina di portatori di interesse della società civile: università, imprese, esercizi commerciali, realtà dell’associazionismo, che hanno messo in luce proposte ed esigenze per migliorare la società in cui viviamo; proposte ed esigenze mutate anche alla luce dell’emergenza sanitaria, che ha visto le persone con disabilità tra le categorie più fragili e colpite.

«In questi anni - ha detto la presidente della Consulta per le persone in difficoltà, Francesca Bisacco - con il progetto Kick Off: la sfida inizia adesso e We.Net, abbiamo collaborato con la Fondazione Crt per far crescere le competenze progettuali delle organizzazioni non profit del nostro territorio. Con questa nuova iniziativa poniamo le basi per coinvolgere la società civile a partire dalle progettualità che nasceranno dal confronto e dal lavoro tra le organizzazioni».

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