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Allarme sicurezza
12 Settembre 2023 - 14:06
Una forte esplosione ha svegliato i residenti di via Fleming intorno alle quattro del mattino, nel cuore della notte. «I muri hanno tremato», raccontano alcuni residenti. Tra i banchi del vicino mercato non si parla d’altro, e lungo le vie del rione gruppetti di vicini chiacchierano solo dell’esplosione.
Tra di loro c’è chi ha creduto ad un terremoto mentre altri hanno subito pensato ad una bravata. «È un quartiere un po' difficile», dice Massimo davanti alla piccola voragine che si è formata in seguito all’esplosione. Abita al settimo piano del palazzo al civico 32, proprio davanti all’aiuola dove la scorsa notte è stata fatta esplodere una bomba carta artigianale. «Si stanno preparando per capodanno, evidentemente», commenta sarcastico un altro residente della zona, passando davanti al condominio dove il botto ha infranto alcuni vetri al piano rialzato.
I vetri del piano rialzato infranti dalla forte esplosione
Il racconto dei residenti
«Abitiamo all’ottavo piano, abbiamo sentito tremare tutto», raccontano mamma Stefania e i suoi due bambini, Nicol e Brian. Un botto fortissimo che ha fatto attivare gli antifurti delle macchine parcheggiate e quelli dei cantieri sparsi lungo la via del quartiere di Mirafiori Sud. «Un nostro vicino, prima del botto – precisa Brian – ha visto un fascio di luce». Poi l’esplosione. Un boato avvertito nella vicina via Togliatti e fino alla più lontana via Portofino.
Accompagnato al forte rumore anche un intenso odore di bruciato misto a gas. Un olezzo che, almeno inizialmente, aveva fatto pensare ad una fuga di vapori. Ipotesi smentita dai rilievi della scientifica.
Sul posto sono infatti intervenuti intervenuta immediatamente le forze dell’ordine, che hanno svolto i controlli del caso. A far alzare di soprassalto l’intero vicinato è stata proprio la deflagrazione di una bomba carta.
La piccola voragine provocata dalla deflagrazione della bomba carta
Sotto al porticato del palazzo, a pochi passi dall’area giochi della via, sono ancora visibili alcuni frammenti di carta bianca dell’ordigno artigianale. L’androne e il marciapiede sono stati rassettati e puliti dai cocci di vetro da Stefania. «Verso le 9, quando la scientifica ha finito i rilievi, mi sono messa a pulire», quelli che erano i resti di una bravata insensata.
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