Cerca

ULTIM'ORA

Scontri fra polizia e studenti davanti al campus Einaudi - IL VIDEO

Tensioni in centro a Torino: la manifestazione è ancora in corso

Alta tensione e scontri nel pomeriggio di oggi davanti al campus Einaudi, che si sono trasformati in un corteo per le vie della città e che hanno provocato undici feriti fra gli agenti. Lesioni denunciate anche da due docenti di giurisprudenza che avrebbero provato a mediare. E risultano feriti anche fra i manifestanti, per cui scatteranno trenta denunce per violenza privata e violenza a pubblico ufficiale.

Tutto è cominciato quando il Fuan, organizzazione universitaria di destra, ha provato ad accedere al campus di lungo Dora Siena per un volantinaggio. Studenti dei collettivi di sinistra ed esponenti dei centri sociali, fra cui Askatasuna, glielo avrebbero impedito: a quel punto sono intervenute le forze dell'ordine e sono cominciati lanci di uova, bottiglie e altri oggetti. E sono partiti cariche e scontri, documentati dal video pubblicato da Francesco Sordello su Instagram.

Un ragazzo è stato poi fermato dalla polizia che, nel frattempo, ha identificato una trentina di persone fra esponenti di Askatasuna dei collettivi studenteschi. Per loro, come per il ragazzo fermato e portato in commissariato, scatterà una denuncia per violenza privata e concorso in violenza a pubblico ufficiale. Una funzionaria di polizia e altri dieci agenti, intanto, sono rimasti feriti e qualcuno è anche finito in ospedale perché colpito alla testa da un oggetto. Feriti anche fra i manifestanti, colpiti dalle manganellate: sull'asfalto del Lungo Dora è spuntato anche un manganello spaccato a metà.

Nel frattempo i circa 150 manifestanti hanno organizzato un corteo per le vie del centro, aperto dallo striscione “Per un’università libera da militarizzazione e neofascismi”. Il gruppo ha raggiunto prima la Questura e poi il commissariato Dora Vanchiglia, alle Porte palatine: “Pretendiamo la liberazione di Rocco” scrivevano sui social. Infine sono ritornati al campus Einaudi, dove il corteo si è sciolto.

«E’ stato l’ennesimo tentativo di annullare la libertà di espressione in università e fermarci con la violenza - scrive il Fuan in una nota - Non lo permetteremo, tutti devono avere il diritto di parola».

«Nessuno ha la patente di detentore della democrazia e quindi del diritto di parola - commenta Luca Pantanella, sindacalista FSP Polizia di Stato - Oggi le forze dell’ordine contano undici feriti per garantire il libero pensiero. Per fortuna nessuno è grave ma sono undici colleghi tolti alla collettività e tolti dalla lotta contro il crimine. E’ un costo sociale che paghiamo tutti grazie a degli “inutili idealisti” da primi del Novecento. Siamo stanchi di pagare e di subire, oltre a fare da scudo per garantire ciò che dovrebbe essere lecito in una normale democrazia senza essere tutelati da una legge che dovrebbe essere molto più severa nei confronti di chi compie questi atti di violenza per ideologie oggi superate».

Dura anche Elena Chiorino, assessore regionale a lavoro e istruzione: «Registriamo i soliti pavidi che hanno bisogno di essere in numero dieci volte superiore per cercare di intimorire chi non la pensa come loro e speriamo che le denunce per violenza privata e ai danni di pubblico ufficiale vadano a buon fine. Il mio impegno è totale nell’assicurare che chi usa violenza nelle università non possa accedere alle borse di studio».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.