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I servizi verità di TorinoCronaca

Animali morti, Tir stipati: l'orribile viaggio degli agnelli di Natale

Dalla frontiera slovena all'Italia lungo l'autostrada Torino-Milano, otto camion fermati

C'è una tratta dell'orrore, in queste feste di Natale. Ed è quella degli animali da macello che arrivano dall'estero, con Tir stracarichi che percorrono l'autostrada Torino-Milano. Lo spiega bene una recente indagine su strada condotta da Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali, che ha rivelato condizioni allarmanti nei trasporti di agnelli e pecore diretti ai macelli italiani da Romania e Ungheria. L'indagine, svolta a soli 40 chilometri dal confine tra Italia e Slovenia, ha evidenziato una serie di problematiche, mettendo in luce la necessità di interventi urgenti per migliorare il benessere degli animali, anche quelli destinati ai macelli.

Dati allarmanti sulle uccisioni natalizie

A dicembre, per i banchetti delle festività natalizie, viene macellato il 25% dei 2 milioni di agnelli macellati annualmente in Italia, soprattutto nelle regioni del Lazio e della Puglia. Di questi, 90mila vengono importati da altre nazioni europee, in particolare dall'Ungheria. E la rotta dell'orrore, per le condizioni di trasporto di queste bestie, passa lungo l'autostrada A4 Torino-Milano. L'indagine rivela che più della metà di questi animali subisce trasporti di oltre 24 ore lungo la tratta indagata.

Problemi riscontrati e misure intraprese

Le immagini raccolte tra il 13 e il 18 dicembre documentano varie problematiche nei trasporti, inclusi spazi inadeguati, beverini inutilizzabili, sovraffollamento e persino la presenza nello stesso camion di ovini di età e taglia differenti, violando le norme che vietano il trasporto di animali di diversa stazza.

Delle 8 segnalazioni fatte alle autorità su camion sospetti, tutti sono stati fermati, e uno è stato sanzionato con una multa superiore a 10 mila euro. Per gli altri, le associazioni hanno chiesto l'accesso agli atti per conoscere l'esito dei controlli.

Casi eclatanti e mancanza di sanzioni adeguate

In un caso, un camion ispezionato vicino a Sommacampagna (in provincia di Verona) trasportava animali sovraccarichi, con almeno una pecora morta e una sofferente a terra. Nel video, tra i belati degli animali e il rantolo di alcuni, si vede una pecora a terra, che sembra morta: uno degli operatori dice sgomento "Questa è ancora viva". In un altro caso grave, sono state riscontrate 169 pecore in eccesso rispetto alla capienza del mezzo, con 5 pecore agonizzanti calpestate dagli altri animali. Sorprendentemente, non sono state emesse sanzioni nonostante il trasportatore avesse precedenti violazioni della normativa.

La contestazione delle associazioni e la richiesta di miglioramenti normativi

Le associazioni animaliste ribadiscono che le violazioni della normativa sono sistematiche e chiedono sanzioni più severe. Sebbene il Ministero della Salute abbia emesso una nota ministeriale per incrementare i controlli, le associazioni sottolineano la necessità di una revisione normativa a livello europeo. La proposta attuale della Commissione europea è considerata insufficiente, e le associazioni chiedono una maggiore attenzione alle questioni irrisolte, come la mancanza di adeguati beverini e l'applicazione incoerente delle sanzioni.

Le associazioni affermano che le condizioni degli animali durante i trasporti sono fonte di sofferenza, sia a causa di illegalità che per le condizioni che rispettano l'attuale normativa. L'indagine evidenzia la necessità di ulteriori migliorie nella proposta della Commissione europea e sottolinea l'importanza delle sanzioni come strumento efficace per dissuadere violazioni della normativa di protezione degli animali.

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