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Il colloquio

Caso Ferragni, il commento degli avvocati: «Punta all'accusa colposa. Intanto ha gettato un'ombra sul mondo della beneficenza»

Intervista video ad Alberto Bosio e Carmelo Scialò, legali del foro di Torino dopo l'intervista di Fabio Fazio all'influencer

Dopo l'intervista di Fabio Fazio all'influencer Chiara Ferragni, abbiamo chiesto un commento a due avvocati del foro di Torino, Alberto Bosio e Carmelo Scialò.

I due legali fanno notare come Ferragni parli di "errori in buona fede e disattenzioni": «Il suo è un modo per sottolineare una condotta colposa da parte sua e dell'azienda con cui ha collaborato, la Balocco - riflette Bosio - Ma sarà poi la Procura a valutare». Aggiunge Scialò: «Nell'intervista è stato solo abbozzato ma qui il problema è se Ferragni abbia voluto indurre il consumatore a ritenere che, acquistando pandori, uova di Pasqua o bamboline, avrebbe fatto una donazione. Ma sembra che la realtà dei fatti sia diversa in tutti questi casi». Secondo l'accusa, c'era una sorta di strategia, visto che si è ripetuta in tutti in questi casi e non solo per la vicenda legata a Balocco e al Regina Margherita: «Ovviamente lei cerca di prendere le distanze e parla di errore».

L'influencer sostiene che sia stato un errore di comunicazione in buona fede, che aveva anche l'obiettivo di spingere altre persone a fare beneficenza. Il risultato è stato l'opposto, visto che dopo questa vicenda è aumentata la diffidenza verso il mondo delle donazioni: «Ha gettato un'ombra sul mondo della beneficenza, confermando l'incubo di chiunque faccia una donazione: il mio sforzo economico va davvero a chi ha bisogno?».

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