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LA TRAGEDIA SFIORATA
31 Marzo 2024 - 08:30
Forse la fatica e la stanchezza, con quella mamma anziana e malata di cui prendersi cura. Ma anche un disagio di tipo psichico, che ha fatto scattare qualcosa nella mente di quelle due donne di circa 50 anni. Sorelle inseparabili da tutta la vita che, l’altro giorno, hanno deciso insieme di farla finita. Hanno deciso per loro, la madre e i cani, tutti a un passo dalla morte a causa di un cocktail di farmaci. Il loro intento non è andato a buon fine ma tutte insieme sono finite all’ospedale Maria Vittoria, dove sono ancora ricoverate.
La tragedia sfiorata
La vicenda è talmente delicata che nessuno ha voglia di raccontare nel dettaglio cosa sia successo. Quindi i confini e i dettagli sono necessariamente sfumati, anche per tutelare le tre protagoniste di una tragedia familiare che poteva concludersi nel peggiore dei modi. Non è andata così, per fortuna. E sembra quasi un miracolo di Pasqua. Ma la storia ha scosso e fatto discutere tutti quelli che se ne sono occupati, a partire da medici e infermieri del pronto soccorso che si affaccia su corso Tassoni.
E’ proprio da lì, intorno alle 19 di giovedì, che sono entrate le ambulanze con a bordo le tre donne. Gravi, dopo aver ingerito un cocktail di pillole e farmaci. Alcuni erano pure scaduti: i dottori sono riusciti a salvare loro la vita con una lavanda gastrica e da quel momento le hanno tenute in osservazione all’interno dell’ospedale.
Nel frattempo, insieme agli agenti della squadra Volanti, i medici del pronto soccorso hanno ricostruito cos’era successo nell’appartamento che le tre donne condividono da anni: fra mezze parole e confessioni più approfondite, le sorelle hanno spiegato che non ce la facevano più e che volevano morire. Loro e la mamma. Per questo hanno preso tutti i medicinali che avevano in casa e se li sono “divisi” con l’anziana madre. Fino ad arrivare vicinissime a raggiungere il loro scopo.
Ancora tanto da chiarire
Superata l’emergenza, le sorelle hanno anche confessato di aver fatto ingoiare le pastiglie anche i loro cani: «Sono morti» hanno ammesso davanti a dottori e poliziotti. I quali, però, sono poi andati a controllare e hanno scoperto che fortunatamente anche i cuccioli erano sopravvissuti alla tragica decisione delle loro padrone. Sono stati recuperati e curati anche loro da un veterinario.
Sulla vicenda, nonostante il massimo riserbo, sono ancora in corso delle indagini. Sia sul gesto in sé sia sulla salute mentale delle protagoniste: i medici del pronto soccorso hanno chiesto aiuto ai colleghi della struttura di Psichiatria, anche per capire se le donne fossero già seguite dal centro di salute mentale e dai servizi sociali. Sicuramente ora verranno tutti avvisati per seguire la famiglia quando il peggio sarà passato e mamma e figlie verranno dimesse dall’ospedale.
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