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IL REPORTAGE
01 Aprile 2024 - 17:00
Vedere un'automobile con un finestrino o, nel migliore dei casi, il deflettore spaccato per un furto, ormai, sembra all’ordine del giorno. Da mesi San Salvario è nel mirino della microcriminalità legata allo spaccio di strada, spesso tossicodipendenti che per racimolare il necessario per una dose di eroina, crack o cocaina - con prezzi dai 10 ai 40 euro - sono pronti a ricettare ogni cosa. Anche il seggiolino di un neonato. Ed è a queste denunce dei residenti che si sommano quelle dei commercianti - circa 300 - nell’esposto presentato alle forze dell’ordine e, almeno da una decina di giorni, all’attenzione anche della Circoscrizione 8 che, a quanto pare, avrebbe annunciato la convocazione dei querelanti ad un “tavolo” per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Perchè, con buona pace degli inquirenti, qui l’inchiesta è dettagliata anche di immagini. Oltre che di precise e puntuali segnalazioni. Ed ecco il documento con cui gran parte dei residenti di San Salvario si è posta l’obiettivo di porre «all’attenzione vostra accadimenti inerenti al quartiere in cui risiedo, affinché possano essere eseguiti gli opportuni accertamenti e valutare, alla luce di quanto accertato, la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti». La richiesta è semplice: «Più controlli e sicurezza dopo quanto accaduto». E per sapere cosa, non serve certo uno sforzo di fantasia. Perché l’elenco comincia con “scippo” e prosegue con “tentativi di furto d’auto con vandalismo della vettura stessa”. Poi “tentata rapina in negoziin orario d'apertura”, “furto con scasso” e in particolare tra corso Bramante, via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo D’Azeglio e Parco Valentino, «un tempo oasi serena dove giocavano i bimbi, oggi terra di spaccio, di tossici e piccoli delinquenti».
Poi c’è il racconto dei fatti. «Un tempo lo spaccio si concentrava nelle ore notturne, oggi è possibile, con un po’ d’attenzione, notare che gli scambi di stupefacente avvengono a ogni ora del giorno e della notte». L’effetto è «la crescita di microcriminalità che, per raggiungere la soglia necessaria all’acquisto, si affida al vandalismo delle automobili parcheggiate anche solo per qualche monetina, arrivando alla disperazione di tentare di rapinare anche qualche negoziante.
Non è un caso, infatti, che «quasi tutte le attività commerciali sono state derubate o hanno subito danni nella notte». La lista è precisa. «La profumeria Giordano in corso Raffaello 9 che ha subito la rapina di alcuni prodotti all’inizio del mese di gennaio, la macelleria Le Tre Carni assaltata il 9 gennaio che ha subito un furto con scasso e, nella stessa notte, la vineria Gabri: stesso trattamento».
E, ancora. «Il salone Silvana Beauty Center che ha subito la rottura del vetro della porta principale». Non bastasse. «Alcuni negozianti hanno continui personaggi che sostano davanti ai loro locali anche quando gli stesi sono aperti e hanno timore ad allontanarli per eventuali ripercussioni».
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