Cerca

IL FATTO

Dopo quarant'anni il Piemonte ha il suo "inno regionale": ecco la prima esecuzione

A Palazzo Lascaris suona per la prima volta “Ël Drapò a deuv vive”: il brano istituzionale della Regione per celebrare 600 anni della bandiera. E non mancherà una serrata campagna di "promozione" dai social network alle suonerie degli smartphone

“La bandiera deve vivere”. E non una qualsiasi, ma il Drapò. Simbolo del Piemonte. Marziale e lapidario, questo è da oggi il titolo dell’inno ufficiale della Regione. Dopo più di quarant’anni Palazzo Lascaris ha scelto il brano più rappresentativo a partire dalle poesie di un allievo di Nino Costa, Camillo Brero. Anche se, dicono, sarebbe stata una dura decisione da prendere, che ha lasciato ad un passo ma al secondo posto “Montagne del me Piemont” di Gipo Farassino. E, adesso, partirà anche una campagna di promozione dai “social network” fino alle suonerie degli smartphone sotto l’insegna, pardon, l’hashtag #innodelpiemonte. Il brano è stato eseguito nel Belvedere di Palazzo Lascaris dal quintetto strumentale ArsNova Orchestra, con Ilaria Quilico (soprano) e Dario Prola (tenore).


«La cultura e le tradizioni piemontesi sono un patrimonio importante, che in questa legislatura abbiamo voluto tutelare, riscoprire e promuovere. Il Consiglio regionale, che quotidianamente si occupa di questioni pratiche, economiche, sanitarie e sociali della Regione, sotto la mia presidenza è riuscito anche a ritagliarsi uno spazio per consegnare a tutti i Comuni il nostro Drapò, per festeggiarne i 600 anni e per istituire la Festa del Piemonte. Oggi, grazie al lavoro che ho condotto con il Centro Gianni Oberto e dopo il voto dell’Aula consiliare, presentiamo l’Inno del Piemonte, un brano che mi auguro possa contribuire a ricostituire il senso d’appartenenza al territorio e cementare il comune sentire della nostra comunità» ha spiegato Stefano Allasia, prima carica di Palazzo Lascaris e, da molti anni, impegnato a far riconoscere istituzionalmente la storia, la lingua e la cultura del Piemonte. A cui, da oggi, sarà chiosa il brano “Ël Drapò a deuv vive”, musicato dal maestro Fulvio Creux.

La scelta dell’Inno è stata affidata al Centro Gianni Oberto, quindi l’approvazione in Aula di uno specifico emendamento alla Legge di riordino 2024 e, infine, la deliberazione finale da parte dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. L’Inno del Piemonte non ha avuto alcun costo per la Regione, poiché, come si legge nella delibera, l’utilizzo del testo e del brano è stato concesso gratuitamente al Consiglio dall’Associazione culturale Edizioni Musicali Accademia 2008 e dal maestro Fulvio Creux, per ogni finalità istituzionale che la Presidenza riterrà di adottare. Lo spartito di “Ël Drapò a deuv vive” verrà inviato dell’amministrazione a tutte le associazioni bandistiche e musicali del Piemonte. Inoltre, sarà a disposizione delle associazioni culturali che ne faranno richiesta.

Quando si suonerà l’inno del Piemonte?
Il Consiglio regionale ha deciso che il brano sia eseguito in occasione delle ricorrenze istituzionali regionali, istituite con legge regionale, nonché durante le cerimonie, le commemorazioni, le celebrazioni e gli altri eventi ufficiali, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale o del Presidente della Regione, o di loro delegati, e della bandiera o del gonfalone della Regione Piemonte. Potrà pure essere eseguito in occasione delle sedute del Consiglio regionale del Piemonte e in altri eventi di rilevo, su indicazione del Presidente del Consiglio o della Giunta, ma anche, discrezionalmente, nelle cerimonie celebrative di festività o solennità civili nazionali o delle giornate celebrative nazionali o internazionali, come elencate sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Non mancherà, inoltre, la possibilità d’esecuzione a tutti gli eventi organizzati o patrocinati da Consiglio o Giunta regionale, ovvero per gli eventi locali che rappresentino le peculiarità e l’identità regionale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.