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IL CASO

Roberto Cota ritorna in campo: corre in Europa per Forza Italia

L'ex Presidente della Regione Piemonte riprende la politica attiva dopo oltre 10anni

A volte ritornano. E quello di Roberto Cota, ex presidente della Regione Piemonte dal 2010 al 2014, ex  capogruppo della Lega Nord alla Camera dei deputati tra il 2008-2010, oggi candidato per Forza Italia al parlamento Europeo, non può che fare notizia.

Dopo un silenzio durato quasi dieci anni torna alla politica attiva e si candida alle elezioni europee per Forza Italia. Qual’è il motivo di questa scelta?

La passione politica, che sento nel cuore. Ho un lavoro, che mi piace tantissimo, sono un avvocato e  sono convinto che un uomo politico debba aver un lavoro perchè questo gli da indipendenza. La passione non si è mai spenta e  quindi mi rimetto in pista.

Cosa l’ha spinta a lasciare la Lega, in cui giovanissimo è diventato uno dei delfini di Umberto Bossi?

Voglio essere preciso: io non ho cambiato partito lasciando una "sedia" vacante, semplicemente sono uscito di scena senza rifare più la tessera della Lega. Ho deciso di aderire a Forza Italia, perchè oggi è il partito che rappresenta i miei ideali. Io sono un liberale, lo sono sempre stato e devo dire che in passato sono stato descritto come il leghista più vicino a Berlusconi. Meglio ancora: sono un liberale federalista ed ho contribuito in questi anni con Umberto Bossi a costruire questo centro destra, con i suoi due pilastri, quello liberale e quello federalista. Penso oggi questo progetto lo possa rappresentare solo Forza Italia.

E del generale Vannacci candidato per la Lega in Europa, cosa ne pensa?

Il generale Vannacci? E’ lontano anni luce da me.  Diciamo che - anche con lui - la Lega si è orientata in un'altra direzione, andando oggi ad occupare uno spazio che prima era di Fratelli d'Italia, virando sempre più a destra. Io sono e resto un liberale federalista che vuole contribuire a costruire il partito popolare.

Che cosa l’ha portato in Forza Italia? E quando è maturata la sua scelta?

La figura di Berlusconi. Insieme a Bossi l'ho conosciuto a fondo: un uomo che ha fatto la storia della politica e che ha piantato un seme, oggi più che mai maturo per germogliare, noi oggi stiamo cercando di costruire, non solo in Italia, ma in Europa, un centro-destra.

Quale messaggio porterà in Europa?

Voglio contribuire a creare  una difesa comune per poter giocare sulla scacchiera internazionale e lavorare per un fisco equo che sia omogeneo in tutta Europa con la possibilità di fare dialogare i territori. Penso ad esempio alla nostra Valle di Susa: occorre un regime fiscale che sia concorrenziale con le zone confinanti.

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