Sangue e fuochi nel giardino Madre Teresa di Calcutta: «Dopo le parole ora servono i fatti»

Una chiazza di sangue, dai cui contorni si possono intuire le dinamiche di una rissa o un pestaggio, e le ceneri dei rifiuti arsi a terra. Sono probabilmente i resti di una serata balorda, una delle tante, in cui chi passeggia per il giardino Madre Teresa di Calcutta, si è imbattuto questa mattina.

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Inaugurato il suo “restyling” a marzo dello scorso anno, poi arricchito di giochi d’acqua a luglio, nonostante il dichiarato intento di rendere - con la riqualificazione - il quartiere Aurora più verde e vivibile, alcune abitudini sembrano essere dure a morire.

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I giochi d’acqua sono stati più volte danneggiati, gli arredi urbani puntualmente divelti e deturpati, com’è toccato al cestino usato la scorsa notte per appiccare il fuoco. A poco sembrano servire le sei telecamere adibite al monitoraggio dell’area, e non è ancora chiaro se - come aveva dichiarato pochi mesi fa il presidente della 7 Luca Deri - «sarà prevista la chiusura notturna del giardino e cancellate al suo ingresso più alte, per evitare lo scavalcamento».

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«Certo è che i cittadini sono esasperati dall’indifferenza della Città - spiega la consigliera FdI alla 7 Patrizia Alessi - dopo le tante parole, ora ci vogliono i fatti», ammonisce.

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