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La crisi dell'ex Fiat

Stellantis, John Elkann alla Camera: "Italia (e Torino) per noi centrale". IL VIDEO COMPLETO

Il presidente del Gruppo davanti alle commissioni parlamentari sulle attività produttive

John Elkann arriva in Parlamento per relazionare davanti alle commissioni di Camera e Senato su attività produttive e industria. Un incontro molto atteso, nel quale il presidente di Stellantis dovrà fare il punto sul Piano Italia e gli investimenti del Gruppo per le fabbriche italiane.

https://webtv.camera.it/evento/27642

"Ci siamo preparati all’audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l’Italia ricopre un ruolo centrale" ha esordito Elkann.

"Il contributo determinante alla crescita dell'economia italiana non è mai venuto meno. Un'analisi pone in risalto come, dal 2004 al 2023, Stellantis abbia prodotto nel nostro Paese ben 16,7 milioni di autovetture e veicoli commerciali, contribuendo a un valore complessivo della produzione nazionale pari a quasi 700 miliardi di euro. Prendendo in considerazione gli effetti sulla filiera produttiva e l'impatto sui consumi delle famiglie, il valore totale della produzione in Italia negli ultimi venti anni raggiunge i 1.700 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 417 miliardi - ha sottolineato - In termini di effetto moltiplicativo, per ogni euro di valore creato da Stellantis, se ne generano nove nel resto dell'economia. Questo dato assume un'importanza ancor maggiore se si considera il contributo significativo fornito dai nostri poli industriali al Mezzogiorno. Infatti, hanno promosso l'occupazione, stimolato gli investimenti, favorito lo sviluppo imprenditoriale e incentivato la crescita infrastrutturale. L'industria automobilistica italiana ha, dunque, svolto un ruolo unificante nel Paese, riducendo le disparità e favorendo la creazione di nuove opportunità".

"Per l’anno in corso stiamo spendendo circa 2 miliardi di euro di investimenti e 6 miliardi di euro in acquisti da fornitori italiani. Dalla sua nascita nel gennaio 2021, Stellantis ha acquistato servizi e componenti dalla filiera italiana dell’auto per un valore di 24 miliardi di euro, che diventeranno 30 alla fine del 2025. Queste risorse spese in Italia dimostrano l’importanza del legame con la filiera italiana, rappresentata dall’ANFIA. Un’eccellenza che ci ha accompagnato nel mondo e che è cresciuta insieme a noi".

Sulle reazioni in commissioni, spiccano quelle di Chiara Appendino e di Carlo Calenda. Quest'ultimo, senatore di Azione, ha accusato Elkann di una "mancanza di assunzione di responsabilità. Lei non ha commesso un errore? La produzione è arrivata ai minimi storici. Mi dice quante auto pensate di produrre quest'anno e il prossimo? Davvero lei pensa che la Panda e la 500 bastino fino al 2030? Il piano che ci sta presentando oggi, sarà messo in discussione quando arriverà il nuovo amministratore delegato? Perché altrimenti stiamo giocando a racchettoni!. Tanti impegni sono stati traditi in passato".

Per Appendino, invece, quanto detto mesi fa da Carlos Tavares "che Stellantis è stata costretta a produrre all'estero perché in Italia si vende poco l'elettrico, è assurdo. Producete in Serbia, ma non è che quel mercato sia particolarmente sviluppato. Non si sceglie di produrre sul mercato di quel singolo Paese". "Stellantis è un’azienda che delocalizza e li tratta come oggetti tra contratti di solidarietà, cassa integrazione e uscite anticipate; per la proprietà e i soci invece è una miniera d’oro che ha distribuito 17 miliardi di dividendi. Ma per premiare cosa? La perdita di oltre 2 milioni di auto prodotte rispetto al 2019? La quota di mercato europeo passata dal più del 20% del 2019 al 15,7% del 2024? Lo smantellamento della filiera dell’automotive italiana? Purtroppo per noi è difficile credere alle parole di chi più volte ha promesso senza mantenere, credere a chi oggi produce più cassaintegrati che auto”,

Il dibattito, a conti fatti, ha riguardato la gigafactory di Acc e la questione del prezzo dell'energia. Che in effetti è quanto ha chiesto Elkann: una politica sul costo dell'energia. Mentre Elly Schlein ha parlato del possibile piano di riconversione dell'automotive all'industria della difesa definita "propaganda". Mentre ha sollevato dubbi "sugli impegni presi qui oggi. Perché abbiamo già colto segnali di disinvestimento da parte di Stellantis".

Fabrizio Comba (Fdi) ha chiesto se "intende davvero mantenere la centralità di Mirafiori". Stesso tema, d'altra parte, sollevato da Silvia Fregolent.

+++ notizia in aggiornamento +++

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