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Burzi, in centinaia per l’addio. Cota: «Era un uomo onesto» [VIDEO]

«Era un uomo onesto». «Un uomo onesto». Lo ripete due volte, l’ex governatore Roberto Cota e la chiesa San Filippo Neri esplode in un applauso fragoroso. Sono in centinaia le persone che ieri si sono ritrovate per dare l’ultimo saluto ad Angelo Burzi, 73 anni, ex assessore di Forza Italia, condannato per Rimborsopoli. Molti i politici che hanno preso parte alla funzione, alcuni amici, altri rivali nell’agone politico, ma tutti uniti di fronte a quel gesto che ha lasciato sgomenti.

«Abbiamo avuto momenti di contrasto autentico» racconta l’ex consigliere di Rifondazione Comunista Pino Chiezzi, chiamato a parlare dal pulpito. «Gli esponevo le mie ragioni e lui argomentava le sue - prosegue -. Mi descriveva il suo modo di gestire le spese del gruppo regionale. Mi spiegava le scelte compiute. Affermava la propria innocenza e voleva far valere le sue ragioni». Una pausa. «Aveva fiducia che sarebbe stato assolto - prosegue Chiezzi, dopo un momento di emozione -. E io non avevo ragioni per dubitare della sua innocenza». Eppure Burzi si è tolto la vita, il giorno di Natale, sparandosi un colpo di pistola alla tempia nella sua casa di piazza Castello.

Al funerale era presente il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al suo assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Tra i banchi anche il viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Picchetto. Quasi a voler dimostrare che “l’altro tribunale”, quello della politica, lo aveva già assolto, nonostante la condanna in Appello a tre anni. «Sappiamo tutti bene cosa sia giusto da fare da oggi in avanti - spiega l’onorevole di Forza Italia Carlo Giacometto -, per rendere onore a un amico, la cui grandezza d’animo è indiscutibile». In chiesa anche l’ex presidente della Regione Enzo Ghigo, l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino, l’onorevole Claudia Porchietto e gli assessori regionali Andrea Tronzano e Maurizio Marrone. All’ultimo saluto anche l’avvocato e leghista Matteo Brigandì e Rolando Picchioni, ex patron del Salone del Libro. Nei primi banchi, l’imprenditore Paolo Damilano, in fondo il chirurgo e consigliere Piero Abruzzese. Nessuno, in rappresentanza della giunta comunale, come non manca di far notare il consigliere Silvio Viale. Hanno dato l’ultimo saluto a Burzi anche i consiglieri regionali dem Raffaele Gallo e Alberto Avetta. «Angelo era un buono, con una personalità forte e le personalità forti non hanno bisogno di piacere a tutti» spiega la moglie Giovanna: «Amore mio vai, come meritavi e come meriti».

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FOTO E VIDEO a cura di Tonino di Marco

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