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A Rivoli

Trattori in corteo tra Sanremo e il nuovo comitato. E arriva l'assessore - IL VIDEO DAL PRESIDIO

Gli agricoltori: «Per noi questo è un inizio». Protopapa: «Portiamo le richieste in Europa»

Hanno occupato le strade e riempito il presidio con i trattori. Nella speranza di salire sul palco del teatro Ariston a Sanremo, intanto hanno incassato il sostegno dell’assessore regionale Marco Protopapa: risultati che gli stessi agricoltori piemontesi definiscono «storici». Ma ora vogliono passare all’incasso.

«Le proteste di questa settimana devono essere un inizio per farci ascoltare e ottenere risultati - annuncia Lucia Dentis, una dei portavoce della protesta iniziata lunedì a Rivoli, vicino all’Interporto Sito - Per questo ieri ci siamo riuniti per creare un comitato che, per la prima volta, rappresenti contadini e allevatori di tutto il Piemonte».

Così gli agricoltori provano a gettare le basi per il futuro, anche perché scontenti della rappresentanza avuta finora da sindacati e associazioni. Per questo sono scesi in piazza in tutta Italia e ora minacciano di “invadere” Sanremo proprio proprio nei giorni finali del Festival. Anche se c’è chi preferirebbe non tirare troppo la corda dopo una settimana di presidio senza intoppi.

Ieri è arrivato anche il sostegno di Protopapa: accompagnato dalla consigliera regionale Sara Zambaia, l’assessore all’agricoltura si è seduto a pranzo con i manifestanti, ha ascoltato le loro richieste e discusso dei problemi del settore. Poi è salito sul palco (in realtà un bilico piazzato in mezzo ai 200 trattori e ai 400 agricoltori presenti): «Si parla tanto di Made in Italy ma poi non si fa nulla per tutelarlo - presenta Dentis - Siamo in balia di lupi, cinghiali e corvi mentre le quotazioni dei prodotti calano, a fronte di costi saliti del 100%. Per questo chiediamo di essere aiutati e difesi: siamo scesi in piazza per questo, finalmente uniti e con tanti giovani che ci spronano ma vogliono certezze per il futuro».


Risponde Protopapa: «Sappiamo che c’è un mondo in crisi e sono venuto qui per raccogliere il segnale d’allarme degli agricoltori e ascoltare le loro istanze. Come Regione siamo dalla loro parte e stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere. Per ottenere dei risultati, però, bisogna restare uniti e portare le richieste all’Europa». A partire dalla famosa Pac, la Politica agricola comune che sta mettendo in difficoltà gli agricoltori con tagli e regole difficili da rispettare: «E’ essenziale intervenire perché ha dimostrato tante falle e l’Europa lo deve capire: per questo abbiamo già mandato un documento della Regione Piemonte che comprende le richieste degli operatori del settore».

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