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IL CASO

Suicidio assistito, raccolte oltre 11mila firme. Ora la palla passa al consiglio regionale

Cappato: «Il sistema sanitario regionale si doti di tempi e procedure certe»

Sono state depositate a Torino le oltre 11mila firme per la proposta di legge regionale sul fine vita. «Il sistema sanitario regionale si doti di tempi e procedure certe per non trascinare sofferenza insopportabile di persone giunte al fine vita» commenta Marco Cappato. Ora la palla passa al Consiglio regionale.

«Mi batterò senza sosta perché possa arrivare entro fine legislatura prima la discussione e poi l'approvazione della proposta di legge che sosteniamo in quanto espressione della dignità umana dell’individuo e insieme del rispetto del suo diritto a vederla rispettata» commenta il consigliere regionale del Pd Diego Sarno.

La proposta di legge in questione, elaborata e promossa dall’Associazione Luca Coscioni, si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, relativamente a ruoli, procedure e tempi del Servizio Sanitario Nazionale/regionale di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale “Antoniani/Cappato”, numero 242/2019.

«Auspichiamo che in Consiglio regionale ci possa essere un confronto sereno al di là delle appartenenze partitiche di ognuno, per essere davvero in sintonia con i sentimenti di tanti piemontesi e vicini alla sofferenza di molti» commenta ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regione.

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