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La storia
17 Settembre 2023 - 06:00
La sua vita è tutta lì, in quei pochi metri quadrati dove a malapena riesce a girare con la sua carrozzina. Un garage dove mangia, dorme, vive. Tra scatole e scatoloni, ricordi, vestiti e quant’altro. Giuseppe Michienzi, 61 anni ex collaudatore Maserati, è un signore invalido che da tre mesi chiama casa un box. Tutto ciò che gli è rimasto dopo lo sfratto avvenuto ai primi di luglio.
Le sue gambe sono bloccate a causa di incidente avvenuto l’8 agosto del 2014 in via Biella angolo via Maria Ausiliatrice. Stava accompagnava il figlio dal dentista all’8 Gallery quando un camion ha colpito la sua auto che ha finito la corsa sul marciapiede. Un forte dolore all’altezza del collo, uno spavento poi concretizzatosi in qualcosa di peggio. E dal Maria Vittoria alle Molinette la diagnosi è stata una mazzata.
«Ne sono uscito in carrozzina dopo 18 mesi di clinica - racconta -. E’ stato solo l’inizio delle mie disgrazie. Sono dovuto andare per vie legali perché non mi certificavano l’invalidità e sono rimasto in attesa di sentenza fino a maggio 2019». Poi il rapporto con la moglie, una badante, terminato con un’altra pessima notizia. «La casa era intestata a lei ma non pagava l’affitto, e io l’ho scoperto troppo tardi».
Giuseppe ha provato a rifarsi una vita, ha bussato alla porta di diverse agenzie immobiliari ma nessuno ha trovato un monolocale per lui. Ha chiesto aiuto al Sermig, alla Maria Ausiliatrice, al Cottolengo e anche al Comune per provare ad avere una casa popolare. «Ho quasi l’impressione che sia colpa della mia disabilità» ammette l’uomo mostrandoci i messaggi sbrigativi con cui gli addetti delle agenzie lo hanno liquidato.
E Giuseppe - tra accompagnamento e pensione di invalidità - percepisce una cifra che gli permetterebbe di vivere onestamente «peccato che nessuno mi dia un alloggio in affitto». Così disperato è andato a vivere nel garage in cui paga regolarmente l’affitto. Ad aiutarlo nel “trasloco” ci ha pensato un amico che si è caricato persino il peso di un frigorifero. L’elettricità non manca, questo basta al 61enne per farsi da mangiare, per caricare la carrozzina e per collegare il letto ortopedico. In suo aiuto anche il cavaliere ufficiale Giorgio Tosi che si è indignato profondamente avvisando i carabinieri. Chi volesse aiutare Giuseppe può chiamare al numero 327.6924484.
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