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La storia

Vita da invalido nel palazzo senza ascensore: «Per favore datemi un alloggio senza barriere» - IL VIDEO

Giuseppe vive con la moglie al terzo piano: «Da 3 anni fatico a uscire di casa»

Da sette anni vive, con la moglie, al terzo piano del comprensorio Atc di via Dina 32/6. Un palazzo sprovvisto di ascensore che si è trasformato in un problema negli ultimi tre anni quando due tumori e sette infarti hanno reso più complicata la vita di Giuseppe, pensionato di 67 anni. Oggi invalido e diabetico.

L’uomo, già operato di ulcera duodenale, fatica a far le scale e presenta quattro ernie al disco. Eredità del lavoro di saldatore e tubista. «Ho solo bisogno di una cosa, di un altro alloggio - spiega Giuseppe -. Ho fatto tre richieste nel corso degli anni ma me le hanno negate tutte».

Le case popolari di via Dina

Anche Rita è invalida, dal 2012. Causa bipolarismo, bronchite asmatica, dolori articolari e problemi a schiena e gambe. Due le opzioni su cui la coppia si appella: un appartamento al pian terreno in un palazzo senza ascensore o un alloggio in qualunque piano, ma con ascensore.

Il cambio alloggio da bando

Per Atc le possibilità sono tre. In primis il cambio alloggio da bando a cui possono partecipare tutti coloro che hanno in assegnazione un alloggio di edilizia sociale in Piemonte e vogliono una casa più grande o più piccola, più vicina a luogo di lavoro, di cura o di un parente da assistere. In questo caso viene stilata una graduatoria che poi, sulla base degli alloggi disponibili e della richiesta (tipo di alloggio, metratura, zona) procede agli abbinamenti. Attualmente è ancora in esaurimento la graduatoria del 2016 e non sono stati emessi nuovi bandi perché la disponibilità di appartamenti è scarsa e Atc ha preferito dare precedenza alle nuove assegnazioni.

Il cambio alloggio in deroga


Poi c’è il cambio alloggio in deroga. In presenza di situazioni di particolare gravità, gli inquilini possono presentare richiesta di cambio “in deroga” per gravi patologie, disabilità o problemi di conflittualità che rendano impossibile la permanenza nell’alloggio. Le domande vengono valutate da una apposita commissione. «Nel caso specifico - spiega Atc -, il signore ha presentato domanda di cambio in deroga, che la commissione utenza ha giudicato non accoglibile perché la documentazione medica presentata non attestava l’impossibilità di fare le scale. Come spiegato nella lettera di risposta, se l’assegnatario presenta una nuova domanda con la documentazione richiesta, la commissione potrà prenderla nuovamente in considerazione».

Lo scambio

Ultima opzione lo scambio di alloggio. Due assegnatari possono chiedere ad Atc di scambiare reciprocamente l'alloggio. Per favorire lo scambio possono pubblicare un annuncio sul sito dell’Agenzia.

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