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Allarme sicurezza

Inseguimento con le accette in strada, poi l’abusivo incendia una moto al rivale

Rissa in strada davanti alle case popolari. Le paure dei cittadini: «Qui la sicurezza è diventata un optional»

La moto incendiata in via Cravero dopo la rissa

La moto incendiata in via Cravero dopo la rissa

Prima l’inseguimento con le accette per le vie del quartiere, poi la moto data alle fiamme e l’intervento delle forze dell’ordine. Mattinata di follia, quella di martedì, in via Cravero angolo via Pergolesi, davanti alle case popolari. Per cause ancora da accertare due soggetti di etnia rom (ma potrebbero essere stati molti di più), ubicati abusivamente nel complesso Atc di zona, si sono affrontati in strada. Prima con insulti vari, all’altezza del supermercato In’s, poi con minacce terminate in una colluttazione. «Tanto che uno degli uomini - ha raccontato un residente alla consigliera della Circoscrizione 6, Verangela Marino -, ha tirato fuori un’accetta. Ci siamo spaventati, una mamma è fuggita via terrorizzata».

La moto in fiamme e l'intervento delle forze dell'ordine

Rissa in strada

Il diverbio dal marciapiede delle popolari si è spostato alla strada dove un abusivo ha dato fuoco, utilizzando della benzina conservata in un furgone, a una moto. Veicolo appartenente al “rivale”. La moto, come si può vedere dalle foto pubblicate, è stata distrutta dalle fiamme. I residenti del Regio Parco, spaventati, hanno prontamente chiamato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio.

Le proteste

Un episodio nemmeno così tanto isolato, almeno a sentir parlare i cittadini. «Qui la sicurezza è diventata un optional - racconta Michelangelo Gulli dell’associazione “Una finestra sul Regio Parco” -. C’è da aver paura. Le occupazioni, è inutile negarlo, sono diventate un problema».

Anche il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, esprime molta preoccupazione sull’accaduto. «Le occupazioni di via Bologna e via Cravero vanno tenuto sott’occhio - denuncia Lomanto -. Le segnalazioni degli inquilini sono infinite. Chiediamo ad Atc di controllare di più e ci aspettiamo dalla prefettura una risposta che si può tradurre con una sola parola: sgombero».

Appena 24 ore prima il presidente dell’Atc, Emilio Bolla, e il suo vice, Fabio Tassone, si erano recati in via Cimarosa (che da via Cravero dista pochi isolati) per incontrare un gruppo di assegnatari di case popolari. E chiedere alle autorità competenti «provvedimenti tempestivi per garantire l’ordine pubblico e assicurare la convivenza civile».

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