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Tra mummie e papiri

Grande folla, l’Egizio di Torino sfoggia numeri da record

Weekend in via Accademie delle Scienze: 5mila persone hanno visitato il museo

La cultura, come d’altra parte la politica, è esposta ai venti delle polemiche. E se stupisce che le foglie stormiscano anche attorno al principe dei nostri Musei, vuol dire che non si è avvezzi al dialogo e ai progetti di cambiamento. A cominciare dal timoniere di questa istituzione, Christian Greco che “invitato” ad andarsene a fine mandato dall’assessore Maurizio Marrone, non solo è stato riconfermato” con la stima” della Fondazione presieduta da Evelina Christillin, ma ha pure ricevuto la benedizione del ministro Sangiuliano e del presidente della Regione Alberto Cirio. 

Già perché, anche nell’ovattato pianeta della cultura contano i numeri, più che l’appartenenza politica. E i numeri del Museo Egizio parlano da soli. Come racconta il reportage di un “normale” fine settimana in via Accademia delle Scienze durante il quale si è registrato l’immancabile sold out, sia di giorno, sia sabato sera per l’apertura fino alle 21 in occasione delle Giornate del Patrimonio. «Un’adesione la nostra - spiegano dal Museo Egizio - che non abbiamo più di tanto pubblicizzato avendo raggiunto già a luglio il tutto esaurito di prenotazioni per quanto riguarda questo fine settimana e molti dei successivi». Tanti, infatti, sono i visitatori dell’ultim’ora rimasti delusi di fronte all’impossibilità di entrare al Museo senza la fatidica prenotazione.

I numeri, dicevamo: in ogni weekend l’Egizio vede passare attraverso i suoi 2,5 chilometri di percorso per un’area di 12mila metri quadrati, la bellezza di 5mila persone. E diventano oltre 900mila nel corso di un anno. Un via vai che tradotto in denaro significa un bilancio quasi totalmente autonomo di 14 milioni di euro e risultati positivi ininterrotti dal 2015 che, nell’ottobre del prossimo anno culmineranno nei festeggiamenti per bicentenario per questa istituzione che è seconda nel mondo solo a quella del Cairo. E non basta: a breve al Museo Egizio inizieranno i lavori di restyling, tra un anno i torinesi potranno usufruire di un ingresso aperto sulla città, un’area in cui rilassarsi nel caffè, acquistare libri nel bookshop, mentre aspettano con un drink il bramato ingresso. Naturalmente meglio, se su prenotazione.

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