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LA STORIA

Viaggio nel cuore di Flashback: «Un luogo abbandonato rinato con l'arte» - VIDEO

Opere contemporanee e bellezza nell’ex brefotrofio della città

Riporta a galla emozioni sopite, accende l’ingegno e fa rivivere luoghi dimenticati. Si percepisce forte il potere rigenerante dell’arte, varcando il cancello in ferro battuto di corso Giovanni Lanza 75, in Borgo Crimea. Bellezza, cura e - soprattutto - tanto cuore, la fanno da padroni in uno spazio che è rinato grazie a Flashback Habitat, il centro artistico dedicato alle culture contemporanee, dove arte e vita si legano in un «binomio indissolubile» come spiega la direttrice Ginevra Pucci, che ci accoglie all’ingresso.

«Questo spazio non è nostro - si affretta subito a spiegare, con estrema umiltà -. Noi ne siamo solo affidatari e custodi. Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere perché tornasse a essere un luogo dei torinesi». E gli sforzi sono evidenti nelle latte di vernice che ancora si intravedono qua e là nei corridoi del palazzo, nei sorrisi che raccontano le riunioni che vanno avanti fino a tarda sera e nell’attenzione per i più piccoli dettagli del restauro delle stanze.

«Siamo partiti da Barriera di Milano, dove abbiamo ideato e allestito la prima edizione della Fiera di Flashback e poi, con tanto lavoro e tanta forza, siamo arrivati qui, nella splendida pre collina di Torino, dove ci è stato affidato questo spazio» racconta la vulcanica Ginevra e, alle sue spalle, si snoda un edificio imponente, dal sapore antico e con una ricca storia alle spalle. Si tratta dell’ex brefotrofio di Torino, l’istituto dove si allevavano i neonati illegittimi o abbandonati della città. «Qui i bambini venivano lasciati nella speranza che potessero avere una vita migliore, perché non potevano essere tenuti dalle loro mamme. Anche nella storia del palazzo si percepisce una lunga tradizione di cura» racconta la direttrice. Il complesso originario risale agli inizi dell’Ottocento e nasce come residenza privata di un banchiere. In seguito a un ampliamento, lo stabile è stato utilizzato come clinica socio sanitaria e, al suo interno, era presente l’orfanotrofio. In tempi più recenti poi, la palazzina è stata occupata dagli uffici della Provincia e se ne vedono ancora in segni in alcune scelte di ristrutturazione. Ma poco importa, quando l’arte permea gli spazi è totalizzante.

«Dall’archeologia fino al contemporaneo, Flashback riattiva tutto» fa sapere ancora Pucci, accompagnata in questa avventura da Stefania Poddighe e Alessandro Bulgini, a capo della direzione artistica della manifestazione. «L’arte può darci un supporto nella vita quotidiana e cambiare il modo in cui percepiamo la realtà stessa» spiegano ancora i curatori di Flashback 2023, in programma dal 2 al 5 novembre. Tema scelto quest’anno per la fiera dedicata all’arte di tutti i tempi è “Metamemoria”, visivamente caratterizzata dall’immagine guida basata sull’opera “Le Piante” della serie fotografica di Turi Rapisarda, cui viene dedicata una mostra all’interno della fiera. «Metamemoria come consapevolezza della nostra memoria - sottolinea Pucci -, memoria di cui noi concorriamo alla formazione e alla consapevolezza».

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